«Gli alberghi aumentano troppo i prezzi»

«Quattrocentottanta euro per una stanza a tre stelle. Ci sono clienti che arrivano dalla Spagna che mi hanno detto di essere stati fortunati perchè hanno trovato posto in un convento».
Presidente Messina si comincia con le polemiche?
«Con le lamentele, e non si tratta di singoli casi. Ci sono alberghi che hanno aumentato i prezzi del 50 per cento e anche di più. Solo per questi giorni del Salone. Sono rincari ingiustificati e per di più rischiano di essere un boomerang. Dare delle botte di questo tipo mi sembra controproducente».
Ne ha parlato con gli albergatori?
«Certo. Bisogna stare attenti perchè la Fiera è un’opportunità di sviluppo notevole. È un’occasione per tutti. Ma attenzione a non uccidere la gallina altrimenti non farà più le uova. Milano è diventata la Fiera più importante del mondo, ma a Colonia ad esempio fanno degli sconti pazzeschi... Non facciamoci del male. Il libero mercato va bene ma senza che diventi un ricatto. So che ci sono alberghi che hanno imposto l’acquisto di sei notti. Perchè? Tanto sanno bene che in questo periodo non avranno brutte sorprese».
A proposito di brutte sorprese. Lo scorso anno il primo giorno ci fu una coda all’ingresso imprevista...
«... quest’anno non si ripeterà. Abbiamo realizzato due nuove reception enormi da 80 posti l’una. E le persone sono state adeguatamente informate. Sono state distribuite migliaia di piantine aggiornate con indicati i parcheggi. A molti clienti abbiamo mandato anche il biglietto della metropolitana in omaggio».
Perchè il consiglio resta sempre quello: “andate in metrò”.
«Assolutamente. In sedici minuti si va dal centro alla Fiera. Siamo riusciti a ottenere la riduzione della frequenza dei treni da cinque a quattro minuti. Sotto non si può andare. Certo, non si può annullare l’effetto successo della manifestazione. Comunque all’interno della Fiera anche quest’anno è attiva la centrale operativa organizzata dal prefetto, con l’Ente fiera e la Stradale. Venti agenti saranno davanti ai monitor pronti a intervenire se il traffico dovesse diventare difficile. In giro non ci saranno meno di un centinaio di uomini».
Ecco, diamo i numeri.
«Dovremmo superare i 225mila visitatori dello scorso anno. Gli espositori sono 2500 per 218mila metri quadrati di cui 52mila destinati all luce».
E la lista d’attesa?
«Resta la stessa. Servono 40mila metri quadrati per 40 aziende di cui venti straniere. Ma c’è una buona notizia...»
Quale?
«La Fiera ha deciso di realizzare una struttura precaria da utilizzare per il Salone che finalmente dimezzerà la lista di attesa».
I tempi?
«Nel 2008 è un sogno, ma ci sarà senz’altro nel 2009. Quest’anno intanto abbiamo realizzato anche altri punti di ristoro, tre o anche quattro in più in ognuno degli otto padiglioni».


Arriveranno il sindaco Moratti, il presidente della Confindustria Montezemolo, ma anche il commissario europeo per il commercio.
«Vogliamo mostrargli cosa vuol dire il “patrimonio Italia”, il valore di una creatività su cui si basa una economia e che va tutelato da regole precise per la proprietà intellettuale e contro la contraffazione».

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