È ormai da qualche settimana che, passando per le metropolitane milanesi, vicino ai cartelloni che promuovono lultimo film di Harry Potter e a quelli in cui sorridono prosperose modelle, spicca un manifesto con la foto di un inquietante insettone a pois bianchi e neri. Linsegna spiega che lanimaletto a sei zampe da tre centimetri e mezzo non è pericoloso per luomo, ma è letale per le piante, per questo, se avvistato, è necessario segnalarne subito la presenza alle autorità competenti. Si tratta di un tarlo asiatico che si chiama, per la precisione, Anoplophora Chinensis: un insetto che può intaccare diversi tipi di piante, dalle latifoglie, alle piante ornamentali o da frutto, fino alla vegetazione spontanea. Pare che il coleottero sia giunto dalle nostre parti già tra il 1995 e il 1996, ma la sua lenta diffusione ha fatto sì che solo oggi ci si accorgesse della sua presenza.
«Il danno maggiore - spiega il dottor Gualtiero Caremi del Servizio Fitosanitario Regionale - è creato non tanto dallesemplare adulto, che si limita a mangiucchiare sezioni di corteccia, quanto dalle larve che, scavando gallerie allinterno del tronco, determinano lindebolimento dellarbusto e quindi la morte. La presenza dellAnoplophora è facilmente rintracciabile perché lascia buchi perfettamente circolari con erosioni rossastre alla base del tronco e mancanza di corteccia alla base dei rametti più giovani».
Nonostante linsetto adulto possa essere estirpato con un qualunque insetticida, la larva si è dimostrata resistente a tutti i classici metodi di disinfestazione, rendendo efficace solo l'abbattimento della pianta attaccata. «Si stanno conducendo studi su insetti che possano diventare parassiti del coleottero - dice ancora Caremi -, ma ancora non sono stati raggiunti risultati soddisfacenti.
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