«Non so se ce la farò, ma farò di tutto per essere presente sabato al PalaMazda a vedere Ken Livingston». Così Gabriele Albertini allannuncio della visita milanese del sindaco «rosso» di Londra che tifa per Dario Fo. Sostegno che il Nobel incassa insieme a quello dellarchitetto della nuova Fiera di Milano, Massimiliano Fuksas, e a quello di Beppe Grillo oltreché, naturalmente, di Daniele Luttazzi, Claudio Bisio e del girotondino Pancho Pardi. Tutti insieme - Fausto Bertinotti, incluso - per raccontare il progetto di Fo per Milano. Ma anche per denunciare fatti e misfatti di Unipol e dintorni sapendo che Fo ha studiato economia: «Non così tanto per gradire, non mi sono accontentato di sfogliare qualche saggio. Ho incontrato professori della Bocconi, perfino un premio Nobel per lEconomia che mi ha insegnato che la finanza non può essere mai disgiunta dal discorso etico». Appuntamento davvero niente male, che nel mirino ha il competitor di Fo: Bruno Ferrante. Lex prefetto che, suscitando lilarità, viene sempre apostrofato come «Ruzzante» ovvero col nome darte di quel poeta e autore teatrale del Cinquecento che consegnò proprio a uno dei suoi personaggi, «Ruzzante», il ruolo di «buffone povero e privo di reale cultura». Nientaltro che un gioco di parole, sintende.
Ma è evidente la distanza tra i due candidati alle primarie del centrosinistra, con Fo che incassa pure la solidarietà degli studenti del Cantiere ossia «dei giovani ds, democristiani ed estremisti che avevano chiesto di votare alle primarie e che sono stati invece esclusi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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