Tre capi di Stato incontrati, una regina e un premio Nobel. Ma anche una sfilata di moda «esportata» a Tel Aviv e una serie di appuntamenti culturali che accompagneranno il calendario dei rapporti tra Milano e Israele nei prossimi anni. Un bilancio «pesante» quello dellultimo viaggio istituzionale del sindaco Gabriele Albertini ricevuto con onori se non da capo di Stato sicuramente da ministro dai regnanti di Giordania Abdullah e Rania, dal numero uno dellAutorità nazionale palestinese Abu Mazen, dal presidente di Israele Moshe Katsav e dal vicepremier israeliano e Nobel per la pace (1994) Shimon Peres. Con lui il responsabile delle Relazioni internazionali Andrea Vento e lassessore Giovanni Bozzetti che a fine viaggio può annunciare, a margine della sfilata di John Richmond organizzata a Tel Aviv dalla modella Moran Atias tanto cara a Palazzo Marino, il concerto del primo settembre alla Scala. Evento straordinario dato che sul palco saliranno il maestro Daniel Barenboim e la West-Eastern Divan Orchestra. Formazione dalle straordinarie qualità, ma soprattutto dal forte valore simbolico perché composta da musicisti palestinesi e israeliani. In programma musiche di Bottesini, Mozart e Brahms per un vero e proprio inno alla pace.
«Ma - assicura Bozzetti che interpreta al meglio la delega agli Affari internazionali intrecciandola con quella alla Moda - in agenda abbiamo anche sfilate a cui parteciperanno stilisti israeliani e palestinesi». Prima del 2009, centenario di Tel Aviv, nel cui cartellone Albertini ha proposto al presidente Katsav di inserire anche una tournée della Scala.Che stia già studiando da ministro degli Esteri?
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