Rita Smordoni
«Centodieci campi nomadi e la violenza degli ultras di sinistra hanno reso Roma una terra franca, una città parallela, dove la criminalità trova terreno decisamente fertile» ha affermato ieri Gianni Alemanno, rivolgendosi ai sindacati delle forze dellordine. Il calendario elettorale del candidato sindaco della Cdl prevedeva per ieri la Giornata della sicurezza. Fitto il programma di appuntamenti. Inizio di buonora, alle 8 di mattina, con la conferenza stampa sulla tutela dei diritti dei giovani alla scuola «Alberto Cadlolo». Successivamente Alemanno si è recato in visita al commissariato di Pubblica sicurezza a Serpentara, e alle caserme dei carabinieri di Montesacro e Casilino. Alle 14 lincontro con i vigili del fuoco alle Capannelle. Il clou della giornata, dalle 16 alle 18, si è avuto però allHotel Visconti Palace, per lincontro con gli operatori della sicurezza. Insieme ad Alemanno, lex ministro degli Interni Giuseppe Pisanu. Molti i sindacati delle forze dellordine - vigili urbani, carabinieri, polizia, guardie penitenziarie - presenti allappuntamento.
Alemanno ha presentato un dossier, che ha illustrato cinque mesi di violenza politica nella capitale ad opera dei centri sociali dellultrasinistra. Da gennaio ad oggi. Ultimi episodi, piazza Alessandria e Marconi. «Dobbiamo fare in modo che il fenomeno della violenza politica - ha detto - venga arginato. Occorre una risposta più netta da parte dellamministrazione comunale.
Veltroni ha cercato di ridurre i danni grazie alla tolleranza verso la sinistra estrema. Basti pensare alla presenza in consiglio comunale di Nunzio DErme. Ma così facendo ha depotenziato loperato delle forze dellordine».
Poi laltra violenza, quella che nasce dai campi nomadi. «Quelli ufficialmente censiti - ha affermato Alemanno - sono 47, ma per ammissione della stessa Caritas i campi effettivi sono più di 110. Nella capitale si è diffusa lidea che il territorio romano sia una sorta di porto franco, cè una seconda città dove la criminalità trova gioco facile. Occorre che costoro si integrino o vengano allontanati. Non ci sono vie di mezzo». Il candidato della Cdl ha rassicurato le forze dellordine: «Il mio programma prevede che Roma avrà 30mila case. Di queste una grossa fetta deve andare alle forze dellordine - ha promesso fra gli applausi -. Serve una Carta dei servizi, che permetta di azzerare i costi degli spostamenti. Le forze di polizia sono il cuore dello Stato, vanno aiutate nel loro lavoro». Ad Alemanno hanno fatto eco i sindacati. Domenico Pianese, ispettore presso la Questura di Roma, segretario nazionale del sindacato di polizia Coisp, ha puntato il dito sul Comune di Roma: «Lamministrazione comunale non ha mai svolto in questi anni una politica incisiva sul piano della sicurezza. A San Lorenzo le mamme si sono addirittura costituite in comitato per proteggere i figli dalle aggressioni». Guglielmo Marchetti, segretario romano del Sulpm (Sindacato unitario lavoratori polizia municipale), ha ricordato che il suo sindacato ha sottoscritto un protocollo dintesa con Alemanno: «Con il protocollo il candidato della Cdl si è impegnato a sostenere sul piano nazionale la riforma delle polizie locali che attendiamo da anni. Fra i punti qualificanti della riforma, la sicurezza e larmamento del vigile».
Anche Luigi Marucci, presidente nazionale dellOs.Pol. (Organizzazione sindacale delle polizie locali), ha rivolto un appello al candidato del centrodestra: «Ad Alemanno chiediamo di assegnare alla polizia municipale di Roma le effettive funzioni di polizia giudiziaria, compreso larmamento, come avviene in altre città. Veltroni, al contrario, non ha avviato neppure lesperienza del vigile di quartiere».
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