Alemanno in visita a Madrid «È una città efficiente e pulita, può essere un esempio per Roma»

«Madrid è una città che è molto cambiata: è una capitale pulita ed efficiente, e per Roma può essere un esempio. Da questa visita cercheremo di imparare qualcosa». Si è aperto con queste parole di apprezzamento per il lavoro svolto dal suo collega primo cittadino, Alberto Ruiz Gallardon, l’intervento di Gianni Alemanno, nell’ambito dell’incontro-dibattito organizzato a Madrid dal Forum Nueva Economia.
All’esponente del partito popolare Gallardon, il compito di introdurre il suo omologo, di fronte a una platea composta prevalentemente da imprenditori spagnoli e italiani. «C’è una grande sintonia tra le nostre due grandi capitali, iniziata nel 1985 con il primo contatto ufficiale e formale - ha detto Gallardon -. Nel 2006 la collaborazione è proseguita con l’allora sindaco, Walter Veltroni, che ha avuto modo di esaltare la capacità modernizzatrice della nostra città. Ora accogliamo Alemanno, che, quando era ministro, venne definito da Massimo d’Alema come il miglior rappresentante del governo di allora».
Gallardon ha quindi ripercorso le tappe della carriera politica di Alemanno, sottolineando che questa è la sua prima visita ufficiale a Madrid. «Una visita - ha sottolineato l’esponente del Partito popolare - che servirà a rinsaldare la vicinanza tra i due comuni. Sarà una sorta di esercizio di diplomazia per favorire l’avvicinamento tra i nostri Paesi». È stata poi la volta del primo cittadino romano, che è partito dal ruolo dei paesi latini nella globalizzazione: «Madrid e Roma hanno delle necessità di incontro molto forte, e penso che oggi l’Italia e la Spagna debbano interrogarsi su quello che possono fare per la globalizzazione, che oggi parla troppo anglosassone, quindi ci vogliono più valori latini nei meccanismi globali». Sulla collaborazione tra le due capitali: «dobbiamo stabilire una maggiore vicinanza e già oggi potremmo lavorare insieme a qualche idea comune, nella quale coinvolgere anche i sindaci delle altre città europee». Alemanno ha ricordato che la sua vittoria elettorale arriva dopo trenta anni di governo della sinistra, al termine dei quali ha trovato «una città con profondi squilibri. «Ci sono punti di eccellenza - ha dichiarato - ma anche molte difficoltà».
Primo problema in assoluto che ha dovuto affrontare il bilancio: il governo ha dovuto varare una legge speciale per Roma, dando un forte aiuto economico. «Questo - ha detto - per fronteggiare un debito che è di nove miliardi e seicento milioni. Da parte nostra completeremo il risanamento e entro fine anno vogliamo migliorare il nostro rating». Per Alemanno si deve anche combattere quello che è un problema italiano: l’evasione fiscale. Un passo indispensabile per «portare avanti la politica di risanamento».

Ma un altro elemento importante per il sindaco è la percezione da parte dei cittadini dell’amministrazione, che deve «cambiare volto, per essere più vicina alle famiglie e alle imprese» Quanto allo sviluppo di una città che il suo primo cittadino definisce «bellissima», bisogna «sviluppare alcuni asset, primo fra tutti quello del turismo». «Dobbiamo fare un salto qualitativo e offrire un’accoglienza diversa - ha detto -. Vogliamo proporre anche occasioni legate alla modernità, ma anche far conoscere la nostra costa, poco pubblicizzata».

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