Economia

Alenia e Sukhoi insieme per il jet russo

Firmato il protocollo di intesa con cui la società di Finmeccanica acquisirà il 25% più una azione di Scac

Andrea Nativi

da Milano

Decolla la collaborazione industriale tra Finmeccanica e la Russia nel settore dell'aviazione civile e delle telecomunicazioni protette. Il ministro delle attività produttive Claudio Scajola e l'omologo russo Viktor Kristenko hanno firmato a Mosca un apposito «Protocollo di intesa» tra i due governi. Giorgio Zappa, direttore generale di Finmeccanica, ha evidenziando la rilevanza strategica dell'intesa, cui faranno seguito a breve specifici accordi industriali. Alenia Aeronautica diventerà azionista della Scac (Sukhoi Civil Aircraft Company), il braccio civile della Sukhoi, acquistando una quota di oltre il 25% del capitale ed investendo 300 milioni di dollari nella realizzazione della famiglia di jet regionali Rrj.
Vladimir Putin ha accettato di emendare la legislazione russa, che vieta a stranieri di possedere quote superiori al 25%. Ma restando al 25% i diritti e i brevetti italiani non sarebbero stati tutelati e Finmeccanica non avrebbe aperto il portafoglio. In base all'accordo Alenia Aeronautica progetterà e produrrà parti dell'aereo in materiali compositi e leghe avanzate, curerà la certificazione occidentale dei nuovi aerei e del sistema di supporto e sarà responsabile per la commercializzazione in tutti i paesi del mondo, ad esclusione di Russia, ex Urss e Asia Centrale. Sukhoi ha già ottenuto 44 ordini fermi per l'Rrj. Il primo prototipo volerà a fine 2007 o inizi 2008 e le consegne partiranno dal 2009. Le prospettive di mercato sono buone: 800 aerei entro il 2024. L'amministratore delegato di Alenia, Giovanni Bertolone, ha detto che solo nei primi cinque anni si prevede un giro d'affari di due miliardi di dollari.
La famiglia Rrj per ora ha due versioni, da 75 e 95 posti, ma una variante da 110 posti potrebbe seguire. All'Rrj oltre ad Alenia Aeronautica partecipano industrie francesi ed è probabile l'ingresso di partner indiani. Anche il motore dell'Rrj, il SaM146, è frutto di una collaborazione tra la Russa Saturn, la francese Safran e l'Italiana Avio.
A Mosca però non si è parlato solo di aerei: grazie all'intesa tra i due governi, Selex Communications vede schiudersi le porte dell'enorme mercato russo per le telecomunicazioni. Selex ha già costituito una società in Russia e collaborerà con industrie locali per realizzare un sistema di comunicazioni criptato che vale oltre due miliardi di euro e che sfrutta la tecnologia Tetra.

Il business comunicazioni è stimato complessivamente in 9 miliardi di euro e Selex Communications aspira a conquistarne una quota ancor più rilevante.

Commenti