Aler, 760 case sgomberate in un anno "Ecco la nostra lotta contro gli abusivi"

Ora gli appartamenti saranno assegnati alle 20mila famiglie in graduatoria. Il presidente Zaffra: "Ci battiamo per riportare la legalità in tutti i quartieri"

Aler, 760 case sgomberate in un anno 
"Ecco la nostra lotta contro gli abusivi"

Sono 767 gli alloggi recuperati nel 2008 che, in percentuale, fa il 94 per cento. Fotografia della lotta all’abusivismo made in Aler. Risultato che significa rimettere gli alloggi nuovamente a disposizione delle 20mila e passa famiglie in lista d’attesa. «Interventi che riaffermano il valore della legalità e volontà dell’azienda di viale Romagna di continuare a battersi perché gli inquilini, i nostri inquilini possano vivere serenamente nei loro quartieri» commenta Loris Zaffra, presidente di Aler.
Che sulla vicenda dell’occupante di via Barrili scoperta dai tutor di Aler a «cedere l’alloggio per la somma di 4mila euro a una coppia di extracomunitari» segnala come «la denuncia» sia stata resa possibile «grazie al sostegno dei cittadini da sempre in prima fila nel contrastare chi deliberatamente viola la legge». Impegno per garantire una casa a canone sociale in un momento che, chiosa Zaffra, è «difficile per mancanza di risorse». Eppure, il problema casa è d’attualità anche se non è «emergenza»: «Mentre giovani coppie, studenti, precari e immigrati incontrano difficoltà persino nell’affitto, il sistema dell’edilizia residenziale pubblica sinora incentrato sulla concentrazione di fasce deboli in grandi quartieri con canoni simbolici non risulta più adeguato». Come dire: «Occorre ripensare a un nuovo modello di housing sociale che non sia una risposta standardizzata al bisogno».
E la Regione Lombardia fa la sua parte: «Con la legge 14 del 2007 contribuiamo a dare una risposta alla richiesta di abitazioni in affitto a prezzi calmierati da parte di quelle famiglie del ceto medio non in grado di sostenere un canone di mercato» fa sapere Mario Scotti, assessore lombardo alla Casa. Una certezza che, come tracciata dal governatore Roberto Formigoni, rappresenta una «grande sfida» nel nome e per conto di un «approccio realmente sussidiario come metodo». In soldoni? Risponde Aler: «In piena sinergia con Regione Lombardia e Comune di Milano abbiamo realizzato 1034 alloggi per un investimento pari a 117 milioni di euro oltreché portato a termine residenze universitarie e per anziani per più di 1745 posti letto e un investimento pari a 75 milioni di euro».
Concretezza che spinge Antonio Intiglietta, presidente di Gestione Fiere, a chiedere nuove risorse per una politica abitativa in vista dell’Expo: «Ci deve essere collaborazione da parte delle banche verso chi investe sull’edilizia sociale. Solo così nasce da Milano un esempio per tutto il Paese».

Traduzione, un salto di maturità anche dell’imprenditoria real estate «capace di essere più avveduta negli investimenti e nei progetti» che «sappia cioè ragionare su tempi di sviluppo realistici e su profitti proporzionati». Virgolettati per offrire un tetto a chi non ne ha nella Milano che cresce, che ha voglia di rinnovamento e, perché no, di non scoprire più che un abusivo toglie una casa a chi è in lista d’attesa.

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