A 27 anni, maturità scientifica in tasca, Alessandro Fogazzi (Brescia, classe 1980) le ha provate quasi tutte, dal noleggio auto a un impiego in una casa discografica.
Finché parte per un viaggio a New York, e nel bookshop del Moma nota uno scaffale di fantasiosi orologi in silicone, dal design accattivante, venduti a meno di venti dollari.
Ne compra cinque, e accorgendosi del successo che riscuotono tra gli amici, prova a farci un business: contatta lazienda produttrice e ottiene lesclusiva per importarli in Italia con un suo logo, Too Late.
Ne acquista un centinaio e li offre in conto vendita alle gioiellerie, prezzo al pubblico più che contenuto : 16 euro.
Qualche mese e scoppia la febbre degli orologi in silicone: originali, colorati, impermeabili, venduti a pochi spiccioli in negozi importanti, diventano un vero status symbol per i giovani: li indossano artisti, musicisti, sono richiesti nei negozi di tutta Italia.
Lazienda, messa in piedi con poche migliaia di euro, si espande, assume personale, acquisisce lesclusiva per la distribuzione in Europa. Gli orologi low cost, simili a bracciali, spopolano in Spagna, Germania, Olanda, Grecia.
Oggi Too Late fattura milioni di euro, ha lanciato portafogli, cinture, bracciali e portachiavi con chiavetta usb.
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