Alfa Romeo, 30 metri di tecnologia sfidano il mare

Milano. Entrata quasi di soppiatto nel mondo della vela, Alfa Romeo si è conquistata in breve uno spazio importante. Non è un caso se all’origine c’è una storia di auto e di barche: lo scafo che ha portato alla ribalta, nel 2003, il marchio era armato da Neville Crichton, businessman neozelandese che tra le sue molteplici attività è importatore di Alfa e Fiat sul mercato australiano. Pilota di ottimo livello, Chricton in età matura si è dedicato con altrettanto successo alla vela, costruendo una serie di imbarcazioni chiamate «Shockwave»: tre anni fa decise di trasferirne una in Mediterraneo, ribattezzandola Alfa Romeo e mettendo il Biscione in bella mostra sulla randa. Un successo incredibile: il suo maxi restò imbattuto per due stagioni consecutive, collezionando 79 vittorie in tempo reale. Quest’anno, con la seconda Alfa Romeo, ancora più lunga (30 metri) e più tecnologica, sta tentando di ripercorrerne le gesta. Per ora ha già messo in carniere la Rolex Giraglia Cup e punta al titolo iridato Maxi (il campionato inizia tra pochi giorni a Porto Cervo), alla Barcolana di Trieste e alla Rolex Middle Sea Race. Ma Alfa non è solo Maxi: è anche fornitore ufficiale di Luna Rossa, uno dei tre sfidanti italiani alla prossima America’s Cup, e sponsor di un tentativo di record in solitario. Il Biscione affiancherà infatti lo skipper Roberto Aversano che a bordo di un piccolo cat di 6 metri si cimenterà sulla rotta Dakar-Guadalupa.

Una grande sfida, quelle che piacciono ad Alfa Romeo.

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