Salute

Gli alimenti ad hoc per esporsi al sole con più protezione

Michele Vanossi

È cosa risaputa che esporsi esageratamente ai raggi del sole nelle ore sbagliate (tra le 12 e le 16 quando l'indice Uv è massimo), senza precauzioni adeguate (protezioni solari, cappelli, abbigliamento) può provocare danni (non solo estetici) alla pelle, come eritemi, rughe, cheratosi e anche tumori cutanei. Se giustamente da una parte medici e dermatologi avvisano oramai da anni sugli effetti negativi della non corretta esposizione al sole, è importante fare chiarezza specificando che si può assecondare la voglia di abbronzatura prendendo solo quello che di buono il sole può dare perché, se preso con le dovute precauzioni, apporta benefici sia al fisico che all'umore: aiuta a produrre e a sintetizzare la vitamina D rinforzando il tessuto osseo, migliora alcune malattie della pelle come la psoriasi, attenua i dolori articolari e aumenta la pigmentazione cutanea, ossia l'abbronzatura.

«Visto che il caldo è alle porte dobbiamo ricordarci di proteggere al meglio la pelle ma anche di nutrirla, dissetarla (bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno anche per reintegrare i sali minerali persi col sudore) e di rinforzarla con una corretta alimentazione», spiega Carla Lertola, specialista da oltre 30 anni in Scienza dell'alimentazione (nonché nota dietologa della televisione) e ideatrice della dieta normoproteica.

Frutta e verdura dovrebbero essere consumate in abbondanza (meglio crude perché mantengono i loro nutrienti), grazie anche al loro contenuto in vitamine, «amiche» della pelle e della salute in generale.

Ecco dove si trovano: Vitamina A (contrasta i radicali liberi e favorisce la produzione di melanina) negli alimenti ricchi di carotenoidi, negli ortaggi a foglia verde e nei frutti dal colore giallo­arancione; Vitamina C (aumenta le difese immunitarie della cute e stimola la produzione di collagene mantenendo la pelle tonica ed elastica): peperoni, kiwi e fragole ne sono buone fonti di recupero; Vitamina E (effetto antiossidante): in noci, nocciole, mandorle, semi oleosi e olio d'oliva.

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