Alitalia adesso ha la sua low cost: è Volare

Passano di mano gli aerei, il personale, i marchi e i preziosi slot di Linate

Paolo Stefanato

da Milano

Con due mesi e mezzo di ritardo sui tempi originariamente previsti, ieri la compagnia aerea Volare-Air Europe è stata ufficialmente aggiudicata all’Alitalia, che nella gara indetta dal commissario straordinario Carlo Rinaldini aveva offerto di più: 38 milioni di euro. Le buste erano state aperte il 30 dicembre dello scorso anno; poi commissario e ministero avevano deciso una proroga nell’intento di massimizzare la cifra, che tuttavia sia Alitalia che la seconda classificata Air One (29 milioni) avevano tenuto inalterata. Era seguita una partita giudiziaria con una serie di ricorsi da parte di Air One (a Busto Arsizio, a Roma, a Rieti), la quale sosteneva che la partecipazione alla gara da parte dell’Alitalia infrangeva le condizioni poste dall’Ue all’utilizzo del prestito ponte vincolato al salvataggio (e non all’espansione) della compagnia pubblica. In via d’urgenza un giudice romano aveva accolto il ricorso; il ministro delle attività produttive, Claudio Scajola, prima di mettere la sua firma sotto all’atto di vendita aveva quindi prudentemente atteso la pronuncia d’appello del tribunale di Roma, che è arrivata giovedì scorso, questa volta favorevole ad Alitalia. Air One, anche ieri, ha mostrato il proprio disappunto, confermando nuove azioni giudiziarie e appellandosi all’intervento dell’Autorità Antitrust. Quest’ultima dovrà, ovviamente, pronunciarsi, ma a differenza del passato - quando l’ipotesi di aggregazione tra la «vecchia» Volare e l’Alitalia era stata respinta - la concezione del mercato «domestico» oggi è mutata in una chiave più europea. Ragione, questa, per cui il «passaggio» dall’Antitrust negli ambienti della compagnia del Tesoro non è vissuto con preoccupazione.
Quello che Alitalia acquista - in un’ottica, appunto, di rafforzamento sul mercato italiano e internazionale - è il complesso aziendale, costituito dai marchi, dai codici di volo, dai preziosi slot da Linate, da diritti di traffico di lungo raggio (Mauritius, Cuba, Messico, Maldive, Sri Lanka), dai contratti d’affitto per cinque aeromobili e, soprattutto, da 707 dipendenti, oggi in buona parte in cassa integrazione. Alitalia, che vuol fare di Volare la propria low cost, si è impegnata a mantenere per due anni l’autonomia del complesso aziendale. Cosa, questa, che ieri ha fatto dire al ministro del Lavoro, Roberto Maroni: «Mi auguro che Alitalia mantenga gli impegni presi ma non sono sicuro che lo farà. Incrocio le dita...

Prendo atto di questa decisione che però non condivido».
Ieri Deloitte and Touche ha reso noto il suo giudizio sui conti Alitalia, per i quali è necessario «ritrovare un equilibrio economico stabile». Più 0,17% in Borsa.

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