Roma - Nuovo colpo di scena nell'affaire Alitalia. Air France - Klm ha respinto la controproposta presentata dai
sindacati e la delegazione francese ha lasciato il tavolo della trattativa. E' rottura sul filo di lana dunque, con i francesi indisponibili a cedere ulteriormente e il presidente Prato che invoca "l'esorcista". Poi, poco dopo le otto getta la spugna e di dimette. Il scena è arrivato dopo una giornata convulsa e carica di tensioni con i sindacati preoccupati: "Temiamo le dimissioni di Prato", hanno detto. E le dimissioni sono arrrivate poco dopo.
Spinetta: "Proposta inaccettabile" "Non rientra nel mio mandato" ha detto il numero uno di Air France-Klm Jean Cyril Spinetta secondo quanto riferito da chi partecipa all’incontro. Spinetta ha aggiunto di essere "contrario a livello personale". Quindi, "finisce qui", ha concluso alzandosi dal tavolo e andando via assieme al suo staff. "Porterò la proposta al cda, ma dubito che venga accettata". Secondo il top manager francese la controproposta sindacale richiederebbe molti mesi di lavoro e di riflessione: un periodo che l’Alitalia non potrebbe sostenere dal momento che i suoi problemi vanno affrontati subito. "Prendo atto con rammarico della rottura dei negoziati che non dipende da noi. È un progetto nel quale credevo profondamente e nel quale continuo a credere perchè avrebbe permesso all’Alitalia di ritrovare rapidamente la strada per una crescita redditizia". Afferma poi in una nota Spinetta che è ripartito da Fiumicino per Parigi.
La "controproposta" dei sindacati Le otto sigle sindacali dei dipendenti
dell’Alitalia hanno chiesto "la partecipazione all’aumento del
capitale Alitalia da parte di Fintecna con una quota di
minoranza". "Fintecna - propongono i sindacati - conferirà
l’intera quota posseduta di Alitalia Servizi alla nuova
Alitalia. Ciò determina una capitalizzazione maggiore della
nuova azienda rendendo più solida la prospettiva di rilancio
della nuova Alitalia". È quanto si legge nella proposta
unitaria consegnata ad Air
France-Klm. Proposta che, secondo fonti sindacali, godrebbe
del consenso sia dell’Alitalia sia di Fintecna. Proposta che invece è stata seccamente rispinta dai francesi.
Prato invoca l'esorcista "Questa azienda ha su di sè una maledizione, solo un esorcista può salvarla", ha detto prima di dimettersi, secondo quanto riferiscono i sindacati, il presidente della compagnia ai rappresentanti dei lavoratori. Dopo che Air France-Klm ha lasciato il tavolo, l'incontro è proseguito tra i sindacati ed i vertici di Alitalia e Fintecna. Subito dopo dovrebbe riunirsi il consiglio di amministrazione di Alitalia.
"Trattativa decaduta" Lo annunciano con due note Alitalia e Air France. La nota di Alitalia che parla di dimissioni del presidente Maurizio Prato dice anche che è decaduto il contratto sottoscritto con Air France il 15 marzo che prevedeva fra le altre cose l’impegno della compagnia franco-olandese a lanciare una Ops e un’Opa sull’intero capitale di Alitalia. Un successivo comunicato di Air France ribadisce a sua volta che la trattativa dopo l’incontro di oggi con i sindacati è finita e chiarisce che la proposta fatta oggi dai rappresentanti dei lavoratori di Alitalia andava oltre il mandato che il cda franco-olandese aveva dato al suo presidente.
Padoa Schioppa: non c'è alternativa Le opzioni sono due. "Oggi non c’è alternativa ad Air France, l’unica alternativa è il fallimento della compagnia". Lapidario Padoa-Schioppa, aveva lanciato un pesante avvertimento: "Al di fuori di una conclusione positiva del negoziato in corso il prestito-ponte non sarebbe praticabile". Gli allarmi del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, sono arrivati durante l’audizione su Alitalia davanti alle commissioni bilancio, trasporti e attività produttive della Camera. La compagnia, secondo il ministro, dopo sette esercizi in perdita negli ultimi otto anni, "ha perduto il connotato costitutivo dell’impresa e in senso tecnico dovremmo definirla come un’azienda di consumo, al pari di una famiglia o di un’opera benefica". Padoa-Schioppa ha ribadito che "Nessuno vuole il fallimento della compagnia". Ma ha ammonito: "Sarebbe un ben amaro destino se l'azienda, portata allo stremo da anni di rapporto perverso con la politica, ricevesse il colpo mortale da uno sfruttamento elettoralistico dei suoi mali o da una mancata intesa sindacale". Quindi ha valuta come "decisive" le prossime ore e guarda al futuro: "Se l’offerta di Air France dovesse decadere, verrebbe meno l’unica proposta di acquisto. Il consiglio di amministrazione dovrebbe deliberare sul da farsi, esercitando in piena autonomia le responsabilità che la legge le attribuisce. Nel caso di Alitalia è ipotizzabile il ricorso alla legge Marzano, l’unica in grado di affrontare la crisi di una grande azienda".
Spinetta aveva aperto su flotta ed esuberi Al tavolo con i sindacati, secondo quanto riferito da fonti sindacali presenti, il presidente di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, avrebbe ribadito la disponibilità ad una apertura su una maggiore spinta al rinnovo della flotta con un impatto positivo sul numero di esuberi previsto per piloti e assistenti di volo. In particolare avrebbe espresso la disponibilità ad inserire nella flotta due nuovi Boeing 777 già nel 2009 se ci saranno miglioramenti nel bilancio vicini al ritorno al pareggio. Air France-Klm sarebbe anche disponibile ad anticipare le prime sostituzioni dei vecchi Md80 di Alitalia con nuovi Airbus 321.
Conferme Il numero uno di Air France-Klm avrebbe anche confermato la disponibilità eventualmente a rivedere nel 2009 la scelta di chiudere nel 2010 le attività full cargo di Alitalia. La decisione potrebbe essere rivista sulla base di un esame della redditività del settore che verrà affidata ad un advisor. Quanto invece al nodo delle attività di AZ Servizi non comprese nel perimetro dell’offerta di Air France-Klm su Alitalia, Spinetta avrebbe fatto passi avanti sul futuro degli stabilimenti Atitech di Napoli: Air France-Klm potrebbe sottoscrivere un impegno a mantenere le attività di manutenzione pesante degli aerei MD80 e A320 presso Atitech fino ad oltre il 2010 anche se questo dovesse comportare maggiori costi di manutenzione.
Calderoli: "Padoa Schioppa si dimetta" La Lega va all'attacco del governo e Roberto Calderoli rilancia invitando gli imprenditori del Nord a scendere in pista: "Il salto del tavolo della trattativa con Air France per Alitalia impedisce il completamento di un sacrificio che vedeva come agnello sacrificale di Malpensa. Chi ha sostenuto questa ipotesi - dice - ora deve dimettersi subito: lo faccia almeno il ministro Padoa Schioppa a nome di Prodi e di tutti quelli che hanno sostenuto questa iniziativa. Ora gli imprenditori del Nord scendano in pista: l’Expo non può attendere".
Lupi (Pdl): "Fallimento annunciato" Così Maurizio Lupi, responsabile Infrastrutture di Forza Italia, commentando l’uscita delle delegazione di Air France - Klm dal tavolo delle trattativa. Il governo ora, afferma, "deve procedere con un prestito-ponte e deve dare una possibilità concreta alla costituzione di una nuova cordata di imprenditori in grado di realizzare un vero piano industriale per la compagnia di bandiera". Per senso di responsabilità, conclude Lupi, "dovrà comunque essere, dopo le elezioni, il nuovo Parlamento a risolvere la drammatica vicenda gestita da questo esecutivo nel peggiore dei modi".
D'Alema contro Epifani: "Si recuperi il dialogo" Il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, auspica un recupero del dialogo tra Air France e sindacati "altrimenti il rischio è molto serio per il destino dell’azienda Alitalia". "Se viene meno la prospettiva di Air France, e quindi nell’interesse degli stessi lavoratori, io spero che ci sia la possibilità che non fallisca il tutto".
In Borsa Chiusura in calo per Alitalia nel giorno della ripresa del confronto tra sindacati e i vertici di Air France-Klm. Le azioni della compagnia di bandiera hanno ceduto il 5,66% a 0,50 euro, interrompendo l’andamento positivo iniziato lunedì scorso. Gli scambi sono stati comunque sottili, visto che il titolo è stato sospeso al ribasso per gran parte della seduta. Sono passate di mano 17,1 milioni di azioni, vale a dire l’1,2% del capitale.
Berlusconi: "Follia non averla tolta dalla Borsa" Il governo Prodi ha commesso "l’errore madornale di non togliere Alitalia dalla Borsa", aveva detto stamani il candidato premier del Popolo della libertà, Silvio Berlusconi, nel corso di un incontro con l’Ance. "È stata una follia, una dimostrazione di incapacità", ha aggiunto.
Il Cavaliere è tornato quindi a definire "offensive" le condizioni di Air France per l’acquisizione della nostra compagnia di bandiera ed ha ribadito di sperare che non venga ceduta: "Quando sarò al governo darò concretezza all’appello che ho rivolto ai colleghi imprenditori dicendogli che se l’Italia vuole restare al settimo-ottavo posto tra le economie mondiali non può sopportare di non avere una compagnia di bandiera".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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