Alitalia, balletto di numeri sui voli cancellati

La replica dell’azienda: «C’è stato un picco di assenteismo degli assistenti di volo non prevedibile»

Giallo e polemiche sul bilancio delle cancellazioni dello scorso week end. Secondo la Fit Cisl Lombardia sarebbero ottantasei i voli cancellati da Alitalia, tra Malpensa e Linate. Al maxi scalo internazionale cinquantasei annullamenti, trenta al city airport di viale Forlanini. Lo sostiene il leader regionale della Fit Cisl Dario Balotta, che attacca senza mezzi termini il vettore di riferimento: «Siamo davanti a un’azienda in piena agonia, che si fa trovare in condizioni pietose. Nessuno percepisce la gravità della situazione: Alitalia si sta mangiando anche l’ultimo aumento di capitale».
Ma Alitalia smentisce seccamente i dati forniti dal sindacalista, e parla semmai di numeri fisiologici, sopportabili nel contesto di un’operatività che raggiunge gli ottocento movimenti al giorno. E soprattutto comuni a quelli di tanti altri vettori. In tutta Italia «sono 75 i voli cancellati in quattro giorni - precisa Giancarlo Schisano, direttore dell’operativo della compagnia di bandiera - che ci sono costati 200mila euro per indennizzi e riprotezioni». Nulla di allarmante, eppure - al di là del balletto di cifre - i passeggeri i disagi li hanno avvertiti. Il primo fine settimana di vero esodo per molti di loro è coinciso con estenuanti attese soprattutto negli aeroporti milanesi, viaggi rimandati all’indomani, soluzioni alternative ai voli Alitalia. Piccoli gruppi smistati sugli aerei di altre compagnie, viaggiatori ospitati negli alberghi per la notte. Con gli inevitabili costi che questi inconvenienti comportano.
Sempre secondo la Fit Cisl alla radice delle cancellazioni ci sarebbero i mancati rinnovi di un centinaio di contratti interinali e stagionali. «Per arginare alla mancanza di personale di bordo - ha aggiunto - Alitalia ha deciso oggi di ridurre il numero dei membri dell’equipaggio. Risultato: meno viaggiatori imbarcati e inevitabili disagi tra quelli rimasti a terra». Tanto che il segretario Balotta nei giorni scorsi ha chiesto all’Enac di aprire un’inchiesta per verificare l'operato della compagnia di bandiera. «È inammissibile che un’azienda come Alitalia che perde 150 milioni di euro ogni trimestre, faccia risparmi solo sul personale sottopagato, stagionale e interinale», ribadisce. Per Schisano, invece, la causa dei disagi sarebbe da ricercare in «un picco di assenteismo degli assistenti di volo, assolutamente non prevedibile», che il 30 giugno ha toccato il record «di 400 persone».
Ma alle smentite dell’azienda, Balotta replica: «Dovrebbero chiedere ai passeggeri come sono andate le cose. Ogni tanto bisognerebbe ammettere i propri errori e rimboccarsi le maniche.

Queste prese di posizione non giovano di sicuro, l’autocritica farebbe molto bene».

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