Roma - Tutto rinviato, per Alitalia, con la trattativa in una fase di stallo e i sindcati che chiedono un incontro urgente con il commissario Fantozzi, mentre il segretario della Cgil Epifani dice "siamo a un punto di non ritorno, temo il peggio". Si va vanti così, fra strappi e controstrappi fino tarda sera, dopo la rottura che si è consumata in mattinata con il comunicato ufficiale della nuova Compagnia area italiana: "Cai prende atto, dopo sette giorni di incontri, che non esistono le condizioni per proseguire le trattative". È quanto annuncia un portavoce della società spiegando che "evidentemente non ci si rende conto della drammatica situazione di Alitalia e della necessità di profonda discontinuità rispetto al passato che il piano di salvataggio richiede". Questa la sintesi dopo le dichiarazioni di Corrado aPassera in mattinata: "I sindacati e i lavoratori non si rendono conto della situazione della compagnia, in particolare i piloti". Quindi l'ad di Intesa Sanpoaolo insieme al presidente della Cai, Roberto Colaninno, all’ad Rocco Sabelli e al responsabile corporate di Intesa, Gaetano Miccichè, e al commissario straordinario Augusto Fantozzi si è diretto verso Palazzo Chigi per un incontro con Gianni Letta. E lo stesso ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, è pessimista: "La situazione volge alle conclusioni più negative, credo che il margine di mediazione sia già esaurito alle condizioni attuali". Poi conferma che "la macchina del commissario di Alitalia è inesorabilmente in moto". Lasciando un timido segnale di speranza: "E' una situazione critica, non definitiva, la speranza è l’ultima a morire". Con la Cai che precisa: "L'offerta non è stata ritirata", ma ha sospeso la due diligence sui conti. Quindi l'ulteriore segnale di chiusura: "Non partecipiamo a nessun tavolo".
Berlusconi preoccupato "Preoccupato" perché la situazione è "critica". Così Silvio Berlusconi avrebbe descritto lo stato della trattativa su Alitalia, parlandone con alcuni invitati alla festa di nozze di Elvira Savino. Secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti, il premier avrebbe lasciato i festeggiamenti prima della conclusione spiegando di dover andare a seguire l’evolversi della situazione. Berlusconi avrebbe poi aggiunto però che si continua a lavorare e avrebbe fatto appello al "senso di responsabilità dei sindacati".
Epifani: "Siamo a un punto di non ritorno" Lo ha detto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani parlando a Cassino stasera. "Nel momento in cui si trattava di stabilire quante persone perdessero il lavoro è saltato tutto", ha aggiunto Epifani.
I sindacati: Fantozzi ci riceva Con una lettera al commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, le nove sigle sindacali chiedono di essere ricevute "per comprendere gli atti formali presi e quelli che si accinge a intraprendere". Lo hanno deciso al termine della riunione intersindacale. Nella lettera firmata dalle segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Sdl, e dalle presidenze di Anpac, Unione Piloti, Anpav e Avia le rappresentanze dei lavoratori richiedono "un incontro urgentissimo al fine di ricevere informazioni in ordine agli atti formali di sua competenza". A margine della riunione intersindacale che si è conclusa nella sede dell'Anpac le organizzazioni sindacali hanno chiarito che si attendono una risposta dettagliata dal commissario entro lunedì.
Bonaiuti contro il leader Cgil Quando Epifani dice che il governo si è alzato e ha lasciato le trattative, evidentemente dormiva. La verità è che il governo stamani è rimasto al tavolo fino alle 7.30 e che alle 11 era già pronto a ricevere gli interlocutori che però non si sono presentati". Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, replica così al segretario della Cgil Guglielmo Epifani circa la trattativa tra governo e sindacati su Alitalia.
Sacconi: ancora 50% di possibilità "A distanza cerchiamo di mantenere il dialogo tra le parti, vediamo se riusciamo a riannodare il filo in qualche modo spezzato, nell'interesse di tutto il Paese e dei lavoratori". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, al Tg1, sottolineando che quella per Alitalia "é una corsa contro il tempo, prima che la società entri in crisi operativa" ma lasciando ancora aperta la possibilità di un esito favorevole della vicenda, indicandolo al 50%.
Alla domanda se vede possibile la riconvocazione di un tavolo in nottata, a fronte di segnali positivi da parte del sindacato, Sacconi ha affermato che "un tavolo avrebbe senso soltanto per concludere". Quali possibilità in percentuali, gli è stato chiesto? "Il 50%", ha risposto Sacconi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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