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Alitalia, Cai incassa 1,1 miliardi e prepara il «decollo» di venerdì

Sindacati Per Colaninno «Nessuna trattativa» Nuovi soci nella cordata: da 16 saliranno a 22

Alitalia, Cai incassa 1,1 miliardi e prepara il «decollo» di venerdì

Alitalia, tutto è andato secondo i piani: l’assemblea della Compagnia Aerea Italiana ha dato il via libera all’aumento di capitale da un miliardo e ha nominato il cda. «Abbiamo creato la Spa, abbiamo aumentato il capitale, abbiamo fatto lo statuto, ed è stato nominato il cda che farà la proposta compatibilmente con gli accordi sindacali; ma tutte le scadenze sono state rispettate», ha detto l’ad di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera. «I soci sono diventati di più e le risorse per fare ci sono», ha annunciato. Sei i nuovi soci previsti: la Mpa di Traglio, Gf Group, il gruppo Fontana, I2 Capital, il fondo Atlantis e il gruppo Carbonelli D’Angelo. In totale saranno quindi 22 i membri della cordata che si conferma solida, con soddisfazione dell’advisor Intesa Sanpaolo e del responsabile corporate Gateano Miccichè. Infine, sull’offerta di Cai al commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, Passera si è limitato a dire «dipende anche dall’Europa».
In un paio d’ore, quindi, i soci hanno deliberato la trasformazione di Compagnia Aerea Italiana in società per azioni - potrà anche andare in Borsa ma solo fra tre anni - e l’adozione di uno statuto che prevede il vincolo di lock up della durata di cinque anni. Il trasferimento delle azioni prima della scadenza del lock up potrà avvenire unicamente «tramite cessione delle stesse ad azionisti della società stessa o a cittadini italiani o società italiane con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei membri del Cda»: così il comunicato letto dal presidente di Cai, Roberto Colaninno, al termine dell’assemblea. L’aumento di capitale è rivolto «in parte agli attuali soci e in parte a nuovi soci» e destinato all’acquisto dei beni e degli asset di Alitalia.
Il consiglio rimarrà in carica per tre esercizi fino all’assemblea di approvazione del bilancio 2010. Accanto al presidente Colaninno siedono Rocco Sabelli, Gianluigi Aponte, Massimiliano Boschini, Francesco Caltagirone Bellavista, Carlo D’Urso, Corrado Fratini, Andrea Guerra, Salvatore Mancuso, Fausto Marchionni, Francesco Paolo Mattioli, Gaetano Miccichè, Angelo Riva, Carlo Toto e Marco Tronchetti Provera. Poteri e deleghe saranno attribuiti durante la riunione di venerdì prossimo, che delibererà anche la presentazione dell’offerta vincolante al commissario di Alitalia Augusto Fantozzi «qualora tutti gli accordi sindacali fossero stati raggiunti». Il confronto con i sindacati ripartirà oggi. «L’offerta - ricorda la nota - rimarrà comunque sospesa fino all’ottenimento dei provvedimenti della Commissione Europea che attestino l’assenza di aiuti di Stato a vantaggio di Cai e delle decisioni dell’autorità antitrust». Il via libera di Bruxelles è atteso per la seconda metà di novembre.
Quanto al partner straniero - Air France o Lufthansa - verrà scelto più avanti. «Decideremo a novembre», ha detto Roberto Colaninno. I sindacati? «Non c’è nessuna trattativa, ma solo un accordo da stendere», ha replicato il presidente di Cai.
Accordo o no, il commissario Fantozzi si attende il rispetto della scadenza del 31 ottobre, perché «non c’è nessuna proroga».

Un eventuale slittamento potrebbe avere un impatto sulla situazione finanziaria della compagnia. Alitalia, ha ribadito Fantozzi, ha liquidità sufficiente sino a fine novembre. E l’ad di Cai Rocco Sabelli «bisogna che cominci ad avere fretta».

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