da Roma
Ma chi sottoscriverà le azioni Alitalia, al momento dellaumento di capitale? La ricapitalizzazione sarà varata il 27, o piu probabilmente il 28 giugno, in seconda convocazione, e avrà una dimensione, non ancora precisata in dettaglio, tra 1 e 1,2 miliardi di euro. «La cifra sarà concordata con gli advisor dopo lazione di premarketing», ha detto ieri Giancarlo Cimoli nella sua prima conferenza stampa da quando ha assunto i pieni poteri al vertice della compagnia: sono passati tredici mesi. «Valuteremo, pubblicheremo un prospetto, vedremo quali banche ci saranno. Per ora Deutsche Bank è allinizio del lavoro. Penso che loperazione sarà conclusa entro ottobre; la stessa scadenza entro la quale il governo si è impegnato con lU[NOTE][/NOTE]nione euro[NOTE][/NOTE]pea a scendere sotto il 50% del capitale». Ma[NOTE][/NOTE] c[NOTE][/NOTE]on le risorse provenienti dalla ricapitalizzazione dovranno innanzitutto essere coperte le perdite del passato, ricostituendo il capitale; poi, entro il 31 dicembre, dovrà[NOTE][/NOTE] essere rimborsato il pre[NOTE][/NOTE]stito ponte da 400 milioni di euro. A larghe spanne si può[NOTE][/NOTE] dire che da destinare agli investimenti della società[NOTE][/NOTE] resterà[NOTE][/NOTE] meno di un terzo di quanto versato: che[NOTE][/NOTE] servirà[NOTE][/NOTE] soprattutto a svecchiare, ampliare e rendere più efficiente la flotta.
L[NOTE][/NOTE]aumento sarà[NOTE][/NOTE] chiuso entro ottobre: ma quale società[NOTE][/NOTE] sarà offerta ai sottoscrittori? Una società ancora in perdita, che ha come obbiettivo - con[NOTE][/NOTE]fermato ieri da Cimoli - di chiudere il 2006 in pareggio, forse con un utile operativo. Ebbene, sul mercato le azioni rappresenteranno la scommessa della [NOTE][/NOTE]«start up»[NOTE][/NOTE], forse, v[NOTE][/NOTE]ista la tendenza verso il risanamento già[NOTE][/NOTE] imboccata, destinate a rivalutarsi rapidamente; ma si tratterà sicuramente di titoli con una buona dose di rischio. Si attiveranno banche e fondi internazionali. Molto improbabilmente assisteremo a code di piccoli risparmiatori agli sportelli bancari per acquistare lotti della compagnia. L[NOTE][/NOTE]ipotesi che l[NOTE][/NOTE]aumento non riesca Cimoli lha tuttavia respinta: «Molti degli sforzi sarebbero resi vani, perchè questi soldi sono essenziali per realizzare la seconda parte del piano industriale» che ieri - e questa era loccasione dellincontro - ha ottenuto il sospir[NOTE][/NOTE]ato via libera dellUnione europea, salutato con parole di circostanza anche dal ministro dei Tr[NOTE][/NOTE]aspoprti,[NOTE][/NOTE] Pietro Lunardi.
Ora che ha ottenuto mani libere sul piano, Cimoli guarda al rilancio, che «si [NOTE][/NOTE]articolerà sullo sviluppo della capacità di offerta. Già[NOTE][/NOTE] nel 2005 rispetto al 2004 sono 11 in più[NOTE][/NOTE] gli aeroporti serviti, del 12% l[NOTE][/NOTE]aumento dei collegamenti e del 9% [NOTE][/NOTE]quello delle frequenze settimanali».
Ma un altro quesito è in attesa di risposte. Che cosa farà[NOTE][/NOTE] Alitalia dopo l[NOTE][/NOTE]aumento e dopo il risanamento? Un[NOTE][/NOTE]alleanza internazionale è necessaria; quella con Air France-Klm è la più vicina. Ma Cimoli sottolinea: è essenziale arrivare rafforzati, a cominciare[NOTE][/NOTE] dal mercato nazionale[NOTE][/NOTE],[NOTE][/NOTE] per poter trattare adeguatamente «[NOTE][/NOTE]altrimenti sarebbe un[NOTE][/NOTE]acquisizione, non un[NOTE][/NOTE]alleanza». E ha anche ammesso: «Alitalia da sola farebbe molta fatica». Metafora aziendale per dire: non ce la farebbe. Anche perchè[NOTE][/NOTE] il mondo del trasporto aereo è «infestato» (parola che Cimoli non ha detto,[NOTE][/NOTE] ma ha pensato) dalle compagnie low cost, che «fino[NOTE][/NOTE] a qualche[NOTE][/NOTE][NOTE][/NOTE] tempo fa erano solo un modo di dire. Oggi sono i veri destinatari di aiuti di Stato, Regioni, Comuni, che le finanziano attraverso gli aeroporti».
Cimoli ha sottolineato i benefici dello scorporo delle attività no-core in Alitalia Servizi, da cui arriveranno tra laltro i 216 milioni di Fintecna. Quanto al personale e alle[NOTE][/NOTE] tuttora[NOTE][/NOTE] presenti «spine»[NOTE][/NOTE] sindacali, Cimoli ha ricordato che al netto di ingressi e uscite in 12 mesi l[NOTE][/NOTE]Alitalia è dimagrita di 2mila dipendenti.
Dal fronte dei conti, notizie positive: in aprile per la prima volta è stato realizzato un cash flow positivo. Segnale importante di uninversione di tendenza.
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