da Milano
Uno sciopero a dicembre (prima della franchigia natalizia, che parte il 18), assemblee unitarie e altre iniziative da valutare se non cambia latteggiamento dellAlitalia di grave violazione del contratto degli assistenti di volo. Queste, in sintesi, le azioni decise dalle sette sigle sindacali che rappresentano hostess e steward in Alitalia al termine di una riunione che le ha viste tornare allunità, dopo due anni, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Anpav, Avia e Sult (questultimo il sindacato più rappresentativo). Nel primo pomeriggio di oggi si terrà lincontro dei sindacati con il ministro dei Trasporti Bianchi: i lavoratori arrivano «armati» delle decisioni di ieri; si tratterà di vedere se il ministro riuscirà a disinnescare le minacce.
Che cosa chiedono i sindacati all'indomani dellincontro con lazienda, definito «breve e insoddisfacente»? Vogliono che il governo si faccia garante degli impegni presi dall'Alitalia per garantire la pace sociale, e riapra il confronto con lazienda. La sfida più impegnativa riguarda le società «esternalizzate», che fanno capo ad Alitalia Servizi, per le quali il sindacato teme che lingresso di nuovi soci possa ripercuotersi sui livelli di occupazione. Ricordiamo che esattamente un mese fa, a Palazzo Chigi, era stata stipulata una sorta di «tregua» fino al 31 gennaio, data indicata dal presidente del Consiglio, Romano Prodi, come il termine per trovare un partner alla compagnia.
In un comunicato congiunto, le sette sigle sindacali esprimono «la più profonda contrarietà per lintransigenza del management Alitalia che, con il suo operato, impedisce alla categoria degli assistenti di volo, elemento centrale in una compagnia aerea, di poter contribuire alla fase di costruzione di un nuovo progetto per Alitalia».
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