Economia

Alitalia, l'Enac avverte: Cai non riesce a partire il primo dicembre

L’Enac ha verificato che la compagnia non riuscirà a partire entro il termine fissato. Catricalà fa sapere che "da lunedì in poi ogni giorno è utile" per la chiusura del dossier. Palazzo Chigi: "Compenso di Fantozzi ancora da definire"

Alitalia, l'Enac avverte: 
Cai non riesce a partire 
il primo dicembre

Roma - L’Enac rende noto che "nel pomeriggio di ieri si è riunito, presso la Direzione Generale dell’Ente, il Comitato di monitoraggio e vigilanza permanente sulla fase di transizione tra Alitalia ed il nuovo vettore Cai. L’Enac ha verificato che la compagnia Cai non riuscirà a partire il 1° dicembre 2008, come precedentemente preventivato".

L'avvertimento dell'Enac La Cai non riuscirà a partire il primo dicembre. L'Enac ha verificato che la Cai non riuscirà a partire il 1 dicembre come precedentemente preventivato. La nuova data per lo start up del vettore non è ancora stata comunicata. L'Enac attende quanto prima tale informazione per le proprie attività di monitoraggio e verifica. Fino al completamento del passaggio, l'Alitalia continuerà ad operare. Per l'avvio di Cai sono in fase di ultimazione "alcuni aspetti amministrativi e tecnici", spiega l’Enac in una nota. Per quanto riguarda le licenze di trasporto pubblico passeggeri ed il certificato di operatore aereo, le istruttorie dell'Enac sono terminate, ma l'emissione "avverrà solo con l'evidenza dell'effettiva disponibilità delle risorse finanziare necessarie per l'operazione". Deve inoltre essere finalizzata la documentazione relativa al passaggio di proprietà degli aeromobili tra la vecchia e la nuova compagnia. L'Enac è in contatto con le istituzioni internazionali che seguono il trasporto aereo e con tutte le altre autorità per l'aviazione civile per aggiornamenti continui rispetto al termine di cessazione attività dell'Alitalia ed all'avvio della nuova compagnia. L'Enac aggiunge che continuerà a mantenere alta la vigilanza non solo sugli aspetti relativi alla transizione, ma anche sulla tutela del passeggero, affinché in questo periodo continui ad essere garantito il diritto dei cittadini alla mobilità.

Il verdetto di Catricalà L’Antitrust punta a chiudere il dossier Alitalia-Cai "entro i primi giorni della prossima settimana". A margine di un convegno dell’Unione consumatori, Catricalà ha precisato: "Da lunedì in poi ogni giorno è buono". Catricalà ha spiegato che in questo momento una compagnia aerea, Meridiana, ha chiesto di vedere le carte e ne sta prendendo visione e l’Autorità attende le sue osservazioni. "Abbiamo dovuto aprire il dossier a una compagnia concorrente he ha voluto vedere le carte. Aspettiamo che le veda, le studi e che ci dica le sue osservazioni per poterle valutare. Ma in ogni caso - ha precisato Catricalà - nei primi giorni della settimana chiudiamo".

La posizione dei sindacati In una lettera inviata al commissario Augusto Fantozzi Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugltrasporti richiedono "il mantenimento degli accordi e contratti collettivi di lavoro attualmente vigenti in tutte le aziende del gruppo Alitalia, fino alla definitiva cessione degli asset operativi". La richiesta delle organizzazioni sindacali - spiega una nota congiunta delle quattro organizzazioni - si riferisce alle comunicazioni del Commissario sulla disdetta degli accordi e dei contratti di lavoro di piloti, assistenti di volo e personale di terra a partire dal 1 dicembre. Tra le motivazioni della richiesta di mantenimento di contratti vigenti da parte dei sindacati confederali di categoria e dell’Ugltrasporti, si legge nelle lettera "l’oggettività complessità di rinegoziazione degli stessi, anche in relazione all’esiguità del periodo temporale della loro eventuale applicazione a causa della prossima cessazione delle attività operative della Compagnia in conseguenza dell’attivazione delle procedure di mobilità e licenziamento collettivo di tutto il personale per la chiusura dell’attività aziendale".

Palazzo Chigi appoggia Fantozzi La presidenza del Consiglio conferma le dichiarazioni del professor Fantozzi, puntuali e precise in ordine alla legge e alle procedure. In particolare, il compenso del professor Fantozzi, quale Commissario straordinario dell’Alitalia, sarà definito con provvedimento della presidenza del Consiglio in base alle norme di legge e sarà autorizzato e liquidato dal giudice della procedura concorsuale al termine della procedura stessa che, come ha detto giustamente il professor Fantozzi, potrà durare sette anni. "Il compenso del professor Fantozzi, quale commissario straordinario dell’Alitalia, sarà definito con provvedimento della presidenza del Consiglio in base alle norme di legge e sarà autorizzato e liquidato dal giudice della procedura concorsuale al termine della procedura stessa che, come ha detto giustamente il professor Fantozzi, potrà durare sette anni".

Pd e Idv all'attacco Il governo riferisca subito in Parlamento sul compenso del commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi. A chiederlo oggi in aula alla Camera sono stati sia il Partito democratico sia l’Italia dei valori, dopo che sono filtrate voci su un compenso per Fantozzi di circa 15 milioni di euro. "Abbiamo presentato un’interrogazione urgente per sapere se la cifra è questa", ha annunciato Antonio Borghesi, dell’Idv, "Nella situazione di grave crisi in cui ci troviamo, con molti lavoratori di Alitalia che andranno in cassa integrazione", ha sottolineato, "l’idea che il commissario straordinario, per quanto professionalità, percepisca un compenso di questo genere desta grave stupore". Sul tema è intervenuto anche Michele Meta, del Pd, che già da qualche giorno ha sollevato la questione con un’altra interrogazione.

"Sollecitiamo il governo a venire qui a rispondere".

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