Alitalia ritrova l’utile operativo: trimestre in nero per 15 milioni

Alitalia ritrova l’utile operativo: trimestre in nero per 15 milioni

Più volte annunciato nelle scorse settimane, ieri Alitalia ha ufficializzato di aver ritrovato, nel terzo trimestre, un risultato positivo: l’utile operativo, ovvero il risultato della gestione caratteristica, è stato di 15 milioni. Si confronta con la perdita di 210 milioni del primo trimestre e con quella di 63 milioni del secondo. Nei 9 mesi al 30 settembre (va ricordato che l’attività sotto la nuova proprietà è cominciata il 13 gennaio) la perdita si è dunque ridotta a 258 milioni. La compagnia non ha diffuso stime sul quarto trimestre né, quindi, sulla chiusura del bilancio 2009.
Sotto il profilo industriale, il terzo trimestre - luglio-settembre - specie in un Paese turistico come l’Italia, è la stagione più alta per il trasporto aereo, e che quindi un risultato positivo è abbastanza scontato. Nel caso di Alitalia, tuttavia, visto che il precedente trimestre chiuso in positivo è il terzo del 2005, lo spiraglio aperto appare soprattutto come un buon auspicio. Per il presidente Roberto Colaninno «è un risultato straordinariamente positivo». Nonostante il settore mostri qualche timida ripresa, non ci si illuda per il trimestre in corso: la stagionalità natalizia porta passeggeri, ma non quanti d’estate (ma il trimestre peggiore è sempre gennaio-marzo). L’anno di Alitalia dovrebbe dunque chiudersi con una perdita superiore ai 300 milioni, scontata trattandosi dell’esercizio di avvio.
L’Alitalia - che comunicando i dati trimestrali conferma di mantenere una trasparenza da società quotata, pur non essendolo - nel terzo trimestre ha incassato 838 milioni e trasportato 6,3 milioni di passeggeri con un riempimento medio degli aerei del 74%, in crescita rispetto ai due trimestri precedenti, rispettivamente 51% e 65%. Migliorata leggermente la quota di mercato nazionale (da 51% a 53%), e quella internazionale (dal 19% al 20%).
L’indebitamente finanziario è salito a 831 milioni dai precedenti 770, mentre il debito sulla flotta è di 904 milioni, ridotto di 34 rispetto al 30 giugno; la disponibilità liquida è di 357 milioni (al 30 giugno era di 487). La nota di Alitalia mette in evidenza i risultati raggiunti anche sul piano della regolarità (99,7%) e della puntualità (74% rispetto al 70% di giugno).

Sul tappeto la questione più importante è la trattativa per uniformare i contratti Alitalia ed Air One, cui seguirà una nuova indentità di quest’ultima, con 17 aerei e un profilo «low fare» specie sul nazionale.
Curiosità: della collezione d’arte della vecchia Alitalia che il commissario ha affidato a Finarte per la vendita, un quadro di Lucio Fontana è risultato falso. Chissà chi l’aveva comprato...

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