Economia

Alitalia, Scajola «garante» del dialogo azienda-sindacati

Paolo Stefanato

da Milano

È passato esattamente un mese dall’incontro tra i sindacati e l’Alitalia a Palazzo Chigi, seguito a una settimana di lacrime e sangue per la compagnia e (soprattutto) per i suoi clienti. Allora il clima era infuocato, e appariva evidente la divisione tra le associazioni professionali di piloti e assistenti di volo (in linea con le posizioni del’azienda) e le tre confederazioni. Queste ultime presentarono un proprio documento; alla promessa di un nuovo incontro in sede governativa, vennero sospese tutte le agitazioni e l’attività riprese normalmente. Salvo i danni provocati, che il cda della compagnia valuterà il 10 marzo.
A distanza di un mese esatto - nessuno si è precipitato, dunque - sindacati e azienda si sono incontrati nuovamente, ma al ministero delle Attività produttive, presente il titolare Claudio Scajola e il presidente di Alitalia Giancarlo Cimoli. Attenzione: l’incontro non si è svolto nè a Palazzo Chigi, nè al Lavoro, nè ai Trasporti, nè al Tesoro (che è il primo azionista di Alitalia); la sede delle Attività produttive sottolinea una più concreta fase «industriale» del confronto. Il clima è stato, come hanno riferito varie fonti, disteso e costruttivo. Anche i conti 2005 presentati l’altro ieri dalla compagnia, migliori rispetto a quelli adombrati dai sindacati, hanno contribuito a smorzare spinte eccessive.
In una nota diffusa alla fine dell’incontro si dice che «le parti hanno riconfermato la validità degli accordi di Palazzo Chigi del maggio e dell'ottobre 2004 con particolare riferimento al rilancio e all'unitarietà dell'azienda». Il risultato ottenuto dai sindacati, un mese fa, è stato sostanzialmente quello di riconquistare la scena per le vicende Alitalia. La sostanza del confronto mira a ottenere le massime garanzie per il personale scorporato da Alitalia in Alitalia Servizi, passata sotto il cappello di Fintecna e i cui conti sono stati deconsolidati da quelli di Alitalia. Sindacati, governo e i vertici della compagnia riprenderanno da martedì 14 marzo, sempre al ministero delle Attività produttive, la trattativa per la quale il ministro Scajola si è offerto come garante. Sul tavolo di quest’ultimo staziona anche il dossier riguardante la cessione di Volare ad Alitalia; ieri ha detto: «Il 6 marzo si pronuncerà il tribunale di Roma, e questo sarà un ulteriore elemento di valutazione».
Ieri, mentre in Borsa il titolo, in netta controtendenza, guadagnava quasi il 2%, l’Alitalia ha diffuso, come richiesto dalla Consob, i dati mensili riguardanti la posizione finanziaria: il lieve incremento dell'1,3% per l'indebitamento netto, che al 31 gennaio si è attestato a 890 milioni rispetto agli 879 milioni del 31 dicembre 2005, è sostanzialmente da attribuire alla stagionalità «bassa». La posizione finanziaria netta della capogruppo al 31 gennaio è stata negativa per 860 milioni (più 0,2% rispetto al 31 dicembre) mentre disponibilità e crediti finanziari a breve del gruppo al 31 gennaio sono pari a 1.

065 milioni.

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