Alitalia vuole Volare ma precipita in Borsa

Dieci le manifestazioni d’interesse per la compagnia commissariata

Alitalia vuole Volare ma precipita in Borsa

Paolo Stefanato

da Milano

Anche la conferma, seppure non ufficiale, della presentazione di un’offerta per l’acquisto della commissariata Volare, ha contribuito ieri, secondo gli analisti, a far nuovamente crollare il titolo Alitalia in Borsa, che ha perduto il 6,5% portandosi a 1,2 euro. Un esborso di denaro non piace mai al mercato, anche se ha una valenza strategica sul medio periodo.
Quanto a Volare, ieri sono state aperte le buste contenenti le manifestazioni di interesse per l’acquisto della compagnia di cui è commissario Carlo Rinaldini. Dieci in tutto che, secondo indiscrezioni, sono pervenute anche da Air One, dalla siciliana WindJet, da Blue Panorama, da un investitore newyorchese. E da una cordata guidata da Miro Radici Group (gruppo industriale bergamasco attivo nel tessile e nell'energia) di cui farebbero parte anche Lupo Rattazzi e Antonello Isabella, questi ultimi tra i fondatori proprietari di Air Europe. Altre buste sarebbero state presentate da Air Italy, di cui è amministratore delegato Giuseppe Gentile, anche lui tra i fondatori di Air Europe, da ItAli Airlines, vettore che opera da Pescara verso Fiumicino e Linate, e dalla cordata italo-spagnola, Lm Air Europa. Interesse anche da Eurofly e Meridiana, che avrebbero presentato un’offerta preliminare congiunta: Eurofly interessata al lungo raggio, Meridiana al breve. Dopo la valutazione delle richieste, le società selezionate saranno chiamate a presentare una proposta d'acquisto entro il 20 dicembre. Proposta che, oltre all'aspetto economico, sarà giudicata nel suo progetto industriale, per l’ancoraggio al territorio e agli scali milanesi e per la salvaguardia dei livelli di occupazione.
Tornando all’Alitalia, alla forte discesa del titolo ha fatto riscontro, in parallelo, una caduta del 17% del prezzo dei diritti, in negoziazione fino a venerdì. Il fatto non stupisce gli addetti ai lavori, che avevano previsto un deprezzamento del diritto sull’ondata di vendite di azionisti non sottoscrittori, e poi un suo recupero finale, nel momento in cui le banche del consorzio di garanzia, ottemperando al proprio ruolo, dovranno acquistarli per sottoscrivere l’inoptato. Il prezzo teorico della nuova azione oggi è di 0,95 euro, contro il valore di 1,2 espresso dalla Borsa.

Entro la settimana c’è da aspettarsi che i due valori si allineino, uno salendo, l’altro scendendo; alcuni analisti - con i quali concorda Matteo Battaglia di WebSim - prevedono che il titolo si porterà a un prezzo di circa un euro. Sia le azioni che i diritti sono presi di mira dalla speculazione. Va ricordato che il diritto, da lunedì della settimana scorsa - giorno in cui fu trattato inzialmente a 3,25 euro - ha perso circa il 200%.

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