All’autodromo sfide nel nome di Phil Hill e De Angelis

Nonostante il tempo incerto, almeno 100mila milanesi hanno lasciato la città tra mercoledì pomeriggio e giovedì mattina, la maggior parte diretti per una mini-vacanza, verso le tradizionali spiagge, ma anche verso i laghi e città d’arte italiane o straniere. Una specie di piccola prova in vista dei grandi esodi estivi.
In particolare secondo l’Osservatorio di Milano sono 4 milioni gli italiani che con un giorno di ferie hanno deciso di fare il ponte del 2 giugno. L’80 per cento, la maggior parte a redditi medio-alti, si recano nella seconda casa o da parenti e amici, il restante 20 fa una breve vacanza o nelle città d’arte italiane (Firenze, Venezia e Roma) o nelle capitali europee (Londra, Parigi e Barcellona).
Le città che registrano un maggiore esodo sono Roma con 300mila partenze, Milano con 100mila, 60mila per Torino, 30mila a Genova e Bologna. Chi è in movimento per il 70 per cento è in auto, il 25 in treno, il 5 in aereo. «Si tratta - ha dichiarato il direttore dell’Osservatorio di Milano Massimo Todisco - di un vero e proprio mini esodo, che interessa i ceti più elevati, un preludio all’esodo seguente alla chiusura delle scuole. Con questi pochi dati non è possibile ancora fare una previsione sull’andamento delle vacanze estive». Secondo l’Osservatorio «c’è anche chi si reca nelle località marine soprattutto della costa adriatica per cercare un albergo a poco prezzo per la stagione estiva che pensiamo sia ancora una volta caratterizzata dalla crisi».
Una analisi confermata dall’andamento del traffico sulle autostrade in uscita dalla città. Le direttrici maggiormente interessate sono state quelle verso i lidi romagnoli, i più economici, poi a scalare quelli veneti e quelli liguri, e infine i laghi, metà più d’elite. Il traffico è iniziato già dal tardo pomeriggio di mercoledì ed è proseguito fino a tarda ora. Breve tregua notturna, poi la circolazione è ripresa intensa in mattinata. L’autostrada maggiormente interessata l’A/1 con forti rallentamenti fin dalle prime ore del mattino. Il traffico è poi ripreso a fluire ma gli intasamenti si sono spostati in Emilia Romagna, visto che a metà pomeriggio si registravano colonne all’altezza di Imola. Intensa la circolazione anche sull A/4 che si è poi risolta nel pomeriggio. Come pure sulla A/7 dove le code della in Lombardia si sono trasferite in Liguria in direzione sia ponente, tra Celle Ligure e Savona, sia levante, tra Genova est e Genova Nervi.
Un discorso a parte per i flussi sulla A/8 che rappresenta un po’ un traffico molto particolare perché diretto soprattutto verso le seconde case di Como, Varese, Novara e Verbania-Cusio-Ossola, vale a dire sui laghi di Como, Maggiore e Orta. Ma anche di località svizzere come la rinomata Sankt Moritz.

Pur non trattandosi di un turismo di massa, anche sull’Autolaghi il traffico intenso fino al primo pomeriggio di ieri, visto alle 14 si registrava una lunga coda sulla Como-Chiasso, in particolare tra Monte Olimpino e il confine italo-svizzero.
In serata bene o male, tutti erano ormai arrivati a destinazione, anche se per domenica è atteso il grande rientro. Una situazione che si presenterà comunque ogni fine settimana fino a settembre.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica