Allarme astensione: Pdl e Lega a caccia del voto dei giovani

Un cambio di marcia. Un sondaggio di Swg pubblicato nei giorni scorsi svela che il 56 per cento dei giovani tra diciotto e 24 anni non intende votare alle prossime comunali. Solo i neo-maggiorenni secondo i dati dell’Anagrafe comunale saranno circa diecimila. Per dire che il «rischio astensionismo» under 30 è un pacchetto che pesa e la strategia per riconquistarlo va elaborata in tempo zero. «Va bene battere a tappeto i centri anziani e le case di riposo, ma il sindaco deve puntare maggiormente all’elettorato giovane, più tappe nelle università e nei punti di ritrovo, e usare meglio la rete internet» fa presente l’assessore leghista Alessandro Morelli. Anticipando una richiesta che il Carroccio porrà oggi all’ennesimo (e forse ultimo) vertice del lunedì a casa di Letizia Moratti con i colonnelli del Pdl. Al tavolo verranno definiti i dettagli dell’evento clou per il lancio del programma elettorale, lunedì 17 aprile al teatro Nuovo. Accanto al sindaco ci sarà il presidente Silvio Berlusconi, ma si cerca di «blindare» anche il senatur Umberto Bossi. E dopo la fumata nera di venerdì, oggi Pdl e Lega cercheranno di risolvere il risiko delle presidenze di zona.

Lo schema è chiaro: sei a tre. Ma il Carroccio ha alzato i paletti. Se accetterà le due sfide più ostiche (la zona 5 e 9) viole mani libere sulla terza scelta. Ma rischia di «scombinare» gli equilibri tra già stabiliti le diverse anime del Pdl.

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