La crisi del settore bancario travolge soprattuto Monte dei Paschi di Siena: i titoli della banca senese, più volte entrati in asta di volatilità, hanno chiuso la seduta in picchiata del 14,7% a 0,76 euro. Da inizio anno le azioni hanno accusato un calo dietro l’altro, per un totale del 38%. Ormai il valore di Borsa dell’istituto è solo di 2,2 miliardi, livello ben distante dall’aumento di capitale di 3 miliardi realizzato solo lo scorso giugno.
La Consob è di nuovo scesa in campo vietando le vendite allo scoperto sul titolo. Secondo i trader l’istituto senese è sotto attacco della speculazione e ormai è panic selling. "È una fuga dal titolo, anche da parte di grossi investitori", ha commentato un trader. A pesare sono anche le incertezzo sui conti dell’istituto senese relativi al 2015 e che saranno esaminati il 5 febbraio.
"Sul titolo Mps ci sono mani italiane ed estere, come sempre accade", ha detto nel pomeriggio il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, "Stiamo indagando, vedremo a fine a giornata che effettivamente ha venduto.
Stiamo facendo un monitoraggio su Mps e sulle altre banche perché ci sono stati dei problemi". In particolare sull'istituto senese "visto che le perdite hanno superato la soglia del 10% abbiamo ritenuto di mettere uno stop alle vendite allo scoperto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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