Coop-Abb, Postel, Eni-Praoil: tre vicende che, per quanto apparentemente diverse, sono legate da un filo comune. Filo rosso, a giudizio dellex sottosegretario, attuale consigliere di Forza Italia nella Sala rossa di Tursi, Alberto Gagliardi. Che spiega, innanzi tutto, in una interrogazione al sindaco Marta Vincenzi: «La Coopsette di Reggio Emilia realizzerà a Sestri Ponente, in unarea di sua proprietà acquistata a suo tempo dalla Elsag, una nuova sede per gli uffici genovesi della multinazionale Abb». Ma si dà il caso - insiste, implacabile, la memoria storica Gagliardi - che si tratti della stessa area venduta presumibilmente durante il governo Prodi-D'Alema-Amato, autore di una serie di privatizzazioni selvagge di aziende controllate dal Tesoro, allo scopo di fare cassa. È noto, inoltre, che allepoca Elsag venne costretta a cedere, su decisione dellallora governo Prodi, la parte tecnologicamente più pregiata (Elsag Bailey Process Automation) proprio al concorrente-competitore Abb. «Un sacrificio - aggiunge lex sottosegretario azzurro - risultato poi clamorosamente inutile».
Ebbene, ora, mentre «la vendita di Elsag Bailey Process Automation, già quotata a Wall Street, continua a essere sotto indagine da parte della Sec, l'organismo di controllo della Borsa americana», e considerato che «Abb, immediatamente dopo aver acquisito Elsag Bailey Process Automation, aveva annunciato, con il plauso dell'allora presidente della Provincia Vincenzi, un lancio in grande stile della sua attività produttiva nell'area genovese che poi in concreto non ha avuto alcun pubblico riscontro», Gagliardi si domanda perché «Abb faccia improvvisamente parlare di sé a Genova per un'operazione immobiliare che vede come artefice principale ancora una volta Coopsette, ormai primo costruttore edile genovese». La questione è «girata» al sindaco per avere «chiarimenti sull'idoneità delle aree interessate all'operazione immobiliare, su opere e oneri di urbanizzazione, e sulla licenza edilizia».
Nel frattempo, Gagliardi richiama ancora alla vigilanza sulle questioni Postel e Eni-Praoil, esplose in questi ultimi giorni, che «si inseriscono nel panorama desolante della fuga delle aziende da Genova, nel silenzio più assordante delle istituzioni e del governo di centrosinistra, già responsabili dei pesantissimi ridimensionamenti subiti da Genova e Liguria nel passato». Sul tema, meglio tardi che mai, il presidente Claudio Burlando ha convocato per oggi un incontro fra Regione, Provincia, Comune, sindacati, azienda e Confindustria.
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