Roma - «Se nei prossimi giorni non ci saranno precipitazioni al nord dovremo prendere in considerazione l'ipotesi dello stato di emergenza creando una cabina di regia come nel 2003». Così il ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro commenta l'aggravarsi della situazione siccità soprattutto al Nord e in particolare nel bacino del Po e sui laghi alpini. La situazione del Po e di molti altri bacini italiani «sta diventando estremamente critica» e il Consiglio dei Ministri di domani dovrebbe proclamare lo stato di emergenza idrica. È quanto chiede Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, ricordando che «circa un mese e mezzo fa, il 7 marzo, le Commissioni Ambiente e Agricoltura hanno presentato una risoluzione congiunta in cui si chiedeva lo stato di emergenza idrica immediato, per scongiurare l'ulteriore aggravarsi della situazione». «Ora non c'è davvero più tempo da perdere - prosegue Realacci - e mi auguro che già dal Consiglio dei Ministri di domani, o comunque il prima possibile, venga presa questa misura. La proclamazione dello stato di emergenza, infatti, è tecnicamente la misura più immediata per istituire da subito una cabina di regia comune per l'utilizzo della risorsa idrica».
Realacci ricorda che la risoluzione congiunta tra le Commissioni Ambiente e Agricoltura è stata presentata e approvata anche nell'aula di Montecitorio lo scorso venerdì e oltre allo stato di emergenza, si impegna il Governo a una pianificazione di interventi a lungo e medio termine da concordare con tutte le parti interessate, le regioni, gli enti locali, le associazioni di categoria, il mondo dell'impresa e dell'agricoltura, il mondo tecnico-scientifico, le parti sociali e della società civile. «Sul tema - conclude Realacci - la Commissione che presiedo convocherà quanto prima in audizione la Protezione Civile per verificare lo stato della situazione e analizzare le possibili misure da intraprendere».
Pecoraro: "Usiamo il tesoretto per incentivare chi non spreca" Contro l'emergenza siccità "serve un provvedimento immediato anti-sprechi". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. "Da subito occorrono interventi che blocchino i consumi non necessari". Stop agli sprechi, dunque, ma anche "un piano per l'uso razionale della risorsa idrica. Ecco allora una buona occasione per usare bene il tesoretto" dando "subito sostegno alle imprese e agli impianti di depurazione che riusano l'acqua e agli agricoltori che passano dall'irrigazione a pioggia a quella a goccia".
Tecnici a lavoro per fronteggiare la crisi Si è tenuto questa mattina presso il ministero dello Sviluppo economico il terzo incontro del tavolo tecnico istituito per fronteggiare la criticità del settore elettrico per l'estate 2007. Al centro dei lavori il monitoraggio delle azioni poste in essere dai soggetti coinvolti nel tavolo di lavoro. Sulla siccità potrebbe scattare lo stato di crisi: questo l'orientamento dei tecnici. L'emergenza rischia infatti di mettere l'Italia in difficoltà nei prossimi mesi, anche sul fronte di un blackout elettrico.
La task force intenderebbe chiedere al governo anche il contingentamento delle risorse idriche nei prossimi mesi, anche se non per gli usi domestici. A pesare sarebbero anche le previsioni di temperature sopra le medie stagionali. Il prossimo tavolo si terrà il prossimo 7 maggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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