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Allarme sul corteo Fiom: Maroni vede Epifani

Occhi puntati sul corteo di domani organizzato dalla Fiom. Maroni lancia l'allarme: "Il rischio di infiltrazioni è elevato, come hanno detto anche le analisi dei nostri servizi". E assicura: "L'attenzione sarà massima". Oggi l'incontro al Viminale tra Maroni e Epifani

Allarme sul corteo Fiom: Maroni vede Epifani

Roma - "Il rischio di infiltrazioni nel corteo della Fiom è elevato, come hanno detto anche le analisi dei nostri servizi, ma la nostra attenzione sarà massima". Dopo aver lanciato l'allarme infiltrazioni nella manifestazione di domani organizzata dalla Fiom, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha incontrato questa mattina il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, al Viminale.

L'allarme di Maroni "Il rischio è - ha aggiunto il ministro dell’Interno - che alcuni gruppetti, non certo le 20 o 40mila persone che sfileranno pacificamente, staccandosi vadano a spaccare vetri. L’occasione è troppo ghiotta per l’infiltrazione nella manifestazione anche da parte di gruppetti stranieri". Il ministro Maroni ha inoltre voluto invitare a non sottovalutare alcuni episodi avvenuti recentemente e paragonati a "ragazzate". "A Padova - ha detto il ministro Maroni - ieri alcuni esponenti di un centro sociale, tra l’altro invitati alla manifestazione di sabato, hanno occupato la sede di Confindustria padovana imbrattando i muri. Dobbiamo tutti prendere le distanze da episodi come questo".

Cremaschi: "Maroni provoca" "Non ci risulta alcun rischio di scontri alla manifestazione di sabato", replica Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom, accusando Maroni di "provocare". "A noi non risulta nulla, un ministro non fa una dichiarazione così poco seria - prosegue Cremaschi - è una dichiarazione provocatoria che ci aiuterà a fare una manifestazione più pacifica. Ci sarà una vastissima partecipazione, sarà una grandissima manifestazione, purtroppo in Italia c’è chi sta cercando di creare una cortina di oscuramento attraverso minacce e dichiarazioni come questa.

Se il ministro sa delle cose è suo dovere riferirle agli organizzatori, altrimenti taccia".

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