da Montmelò (Spagna)
Dani Pedrosa più veloce al mattino, Valentino Rossi primo al pomeriggio. La giornata di prove libere del GP della Catalunya è vissuta soprattutto sulla sfida tra l'astro nascente e il campione affermato, i due piloti che nelle previsioni della vigilia avrebbero dovuto essere i due principali contendenti per il titolo mondiale. Invece, davanti a tutti in classifica c'è Casey Stoner e fino a oggi Rossi e Pedrosa sono sempre stati piuttosto lontani l'uno dall'altro. Solo al Mugello si è assistito a una prima sfida tra i due, con Daniel che ha tentato qualche timido attacco in rettilineo a Valentino, senza peraltro forzare mai una frenata per cercare di passare.
«Qui sarà sicuramente più aggressivo», dice Rossi, autore di una giornata in crescendo. Sesto nelle libere del mattino, ma con un buon passo, Valentino è stato il più rapido nel pomeriggio, secondo nell'incrocio delle due sessioni, e, soprattutto, ha girato con un ritmo impressionante.
«Abbiamo migliorato tanto - commenta soddisfatto - risolvendo i problemi in frenata e in accelerazione del mattino. E, soprattutto, abbiamo trovato delle buone gomme: un'anteriore che mi permette di essere aggressivo in ingresso curva e una posteriore efficace in uscita. Rimane il tallone d'Achille della velocità massima, perché prendiamo mediamente 10 km/h da Stoner e 5-6 km/h da Pedrosa e Hayden, ma nel complesso la Yamaha si guida bene».
Insomma, il campione è convinto di poter disputare una buona gara, con tante possibilità di allungare la striscia di otto successi conquistati su questa pista magica per Rossi, esattamente come lo è quella del Mugello. Anche se, naturalmente, sarà tutt'altro che facile passare per primo sotto la bandiera a scacchi, perché Pedrosa, senza dimenticare Stoner, quarto assoluto nelle libere, è davvero competitivo. Ma al contrario di quella di Valentino, la giornata dello spagnolo è iniziata benissimo, ma è finita con qualche difficoltà. Velocissimo al mattino, con Daniel capace di rifilare quasi mezzo secondo al più immediato inseguitore e con un ritmo gara eccellente, lo spagnolo ha iniziato il secondo turno con grandi prospettive. Ma dopo soli dieci minuti è caduto rovinosamente in una curva sinistra piuttosto veloce e non è più riuscito a trovare il ritmo giusto.
«Questa mattina - spiega - ero veloce e costante. Tutto sembrava funzionare al meglio ed ero anche piuttosto soddisfatto della messa a punto della moto. Nel pomeriggio, però, sono purtroppo scivolato: io non mi sono fatto nulla, ma ho distrutto la moto e ho dovuto continuare con la seconda Honda, non all'altezza della prima. Ma non credo di aver problemi per l'ora di qualifiche».
Come era già successo in Italia, anche stavolta le Michelin sembrano avere qualcosa in più delle Bridgestone ed aumentano quindi le possibilità che il Gp della Catalunya viva sulla sfida tra Rossi e Pedrosa, con Stoner che dovrà probabilmente giocare in difesa. Anche se Casey è sicuro di avere margini di miglioramento.
«Non è stata una giornata negativa - è la sua analisi - anche se siamo andato più forte al mattino (era secondo, ndr) che al pomeriggio, quando abbiamo imboccato una strada sbagliata. Rossi qui è il più veloce, mentre Pedrosa era molto competitivo prima di cadere, ma era forse un po' troppo al limite».
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