Alle elementari di San Siro ci sono solo 6 bimbi italiani

MilanoGrembiule per tutti, e divieto di portare il velo. Alle scuole elementari Radice la divisa è una necessità. Qui, in via Paravia - zona San Siro - la concentrazione di alunni stranieri batte da anni ogni record. Nel 2008 era intorno al 90 per cento: 7 italiani in tutto (l’anno prima erano appena 12) dispersi fra 21 etnie straniere. Meno di un anno fa l’ultimo allarme: 100 per cento di stranieri in una classe. Alle preiscrizioni per la prima elementare infatti non aveva aderito neanche un bambino italiano. Le non molte famiglie milanesi rimaste nel quartiere stavano scappando verso gli altri istituti. Le iscrizioni estive e quelle dell’ultima ora hanno salvato una parvenza di italianità. A settembre fra i banchi si è seduto anche Denis, orgogliosamente interista, madre italiana e padre turco. Facendo i conti era uno dei sei (su cento) piccoli italiani della scuola più invasa di Milano. E la sua etnia è solo una delle 27 rappresentate nelle cinque classi. Una delle meno presenti, a dire il vero. Senz’altro meno di quelle nordafricane, asiatiche, orientali. Nel 2008 la dirigente scolastica ha dovuto vietare il velo: «Per evitare che fin dall’abbigliamento - disse - si creino forme di diversità».
In Lombardia si calcola che l’incremento degli stranieri sfiori il 20 per cento ogni due anni, e che ci siano quasi 10mila alunni che non parlano l’italiano (più di 1300 nel capoluogo).

Ogni mese ne arrivano dall’estero 500. I figli di immigrati a Milano sono circa 60mila. È stato lo stesso provveditore scolastico regionale, Giuseppe Colosio, a chiedere un tetto massimo: il suo ufficio propose il 20 per cento.

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