Via alle nuove regole per i taxi, è giro di vite contro gli abusivi

«Una bomba atomica lanciata su una zattera già alla deriva»

Eppur qualcosa si muove. A oltre due mesi dalla sottoscrizione del primo protocollo d’intesa fra prefettura e direzione aeroportuale, a Fiumicino, finalmente, dalla mezzanotte di venerdì è entrata in vigore la nuova ordinanza, la numero 10/2006, che regolamenta il servizio di taxi e delle vetture a noleggio con conducente. Un tentativo, l’ennesimo, di mettere fine alla piaga dei tassisti abusivi, i «lupi» come li chiamano in gergo nell’aerostazione, ormai indicati come lo spauracchio di turisti e sprovveduti viaggiatori di mezzo mondo. L’ordinanza prevede, oltre a un inasprimento delle pene per i trasgressori fino alla sospensione o al ritiro della licenza per i recidivi, la riduzione da due a una della corsia di accosto delle vetture ai terminal B e C del «Leonardo da Vinci». Se venerdì, giornata sperimentale, s’è registrato qualche intoppo per i tempi lunghi con conseguente fila di taxi, del sistema di gestione computerizzato, ieri le cose sono andate meglio. Soprattutto dopo la verifica del tag-trasponder installato sui cruscotti delle auto partite dal «parcheggio polmone» e su cui sono riportati il numero della corsa, della licenza e della targa, transponder che regolamenta l’apertura e la chiusura della sbarra posizionata all’ingresso della corsia. Solo queste sono le vetture autorizzate e facilmente riconoscibili dai passeggeri in arrivo.

«Comunque - viene fatto notare da alcuni operatori - il sistema informatico ha ancora tempi troppo alti per riconoscere il tassista, dopo la chiamata e per l’accosto, da 40 secondi fino a più di un minuto, il che rischia di creare problemi di regolarità. Inoltre, al parcheggio Polmone a un chilometro di distanza, i monitor di servizio per i noleggiatori che segnalano l’arrivo degli aerei ancora non funzionano».

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