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«Alleati con chiunque sia contrario alla sinistra»

«Siamo pronti ad allearci con chiunque abbia voglia di far cambiare passo a questa città. Il nostro è un appello lanciato a tutte le forze politiche e sociali che vanno dal centro destra fino alla Lega e al Terzo Polo senza dimenticare i movimenti di opinione anche riferibili alla sinistra. Il traguardo è quello di cambiare la classe dirigente della Spezia dopo 40 anni di continuismo». Giacomo Giampedrone, coordinatore provinciale del Pdl levantino, e Giacomo Gatti (vice) non pensano a un Cln in salsa spezzina ma non ci vanno tanto lontani. «Quello che ci aspetta è un appuntamento fondamentale - dicono Giampedrone e Gatti - forse l'ultima occasione per fermare il declino di Spezia. Per questo pensiamo che la politica possa anche fare un passo indietro di fronte alle esigenze di una città sull'orlo del baratro. È necessario che tutte le forze che ambiscono al cambiamento si mettano insieme per mandare a casa l'attuale amministrazione. E lanciando questo messaggio noi mettiamo da parte gli steccati politici. Pensiamo a un grande schieramento, il più ampio possibile, per superare l'attuale governo locale e lanciare una fase nuova».
Insomma chiuso il tesseramento con 2.400 iscritti, il Pdl della Spezia si prepara all'appuntamento clou del prossimo anno. Le amministrative di primavera in agenda per maggio 2012 porteranno il Pdl a cercare di ribaltare l'amministrazione spezzina guidata dal centrosinistra sotto l'egida di Massimo Federici, sindaco. Nel mezzo c'è il congresso di fine gennaio (28 e 29) con l'appuntamento non ancora fissato delle primarie di coalizione per la scelta del candidato alla poltrona di primo cittadino. «Potevamo chiuderci in noi stessi e scegliere già adesso un nostro esponente - proseguono - invece vogliamo cambiare registro. La politica non basta per vincere a Spezia. Ci vuole qualcosa di più che si apra alla società civile e ci consenta di raggiungere un'ampia adesione anche in settori contigui al centrosinistra. Sappiamo che molte realtà associative e del volontariato hanno un giudizio molto negativo sull'amministrazione Federici».

Insomma il Pdl gioca il tutto per tutto. . Ma chi potrebbe essere il candidato del fronte auspicato dal Pdl? «Di certo un uomo della società civile che abbia il più ampio consenso. Andrà scelto con le primarie», rispondono.

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