Inutile pubblicizzare il doppio concerto di stasera al Blue Note di Giovanni Allevi. I due set segnano il tutto esaurito da tempo. Allevi avrebbe dovuto suonare quattro sere consecutive nel club milanese, ma gli impegni incombono. I suoi numerosi fan devono aspettare il 26 marzo, quando dal Teatro Smeraldo, passerà il tour teatrale del pianista che parte il 20 febbraio da Bologna. Tutto quello che Allevi tocca sembra trasformarsi in oro. Anche lultimo album, Joy, si è arrampicato al decimo posto della hit parade, dove è ricomparso - dopo la sessantesima posizione - anche il vecchio No concept. Il concerto romano di pochi giorni fa è stato un trionfo e a Milano il successo è assicurato. Si può parlare di «Allevimania», per quanto il suo liquido pianismo e le sue microsonatine hanno ammaliato il pubblico più vario e trasversale. Lui gioca con la musica accademica e contemporanea, colorandola ora col jazz ora con un pizzico di pop perché, come ama dire: «La musica classica non può rimanere arroccata in una torre davorio fuori del tempo». Cè chi lo ama svisceratamente e chi lo contesta, ma lui sa trasformare anche le critiche in positività. «Qualcuno pensando di parlare male di me mi ha definito unicona del pop che vuole diventare colto; invece questo per me è il miglior complimento che mi si potesse fare».
Dribbla le insidie delle parole gettandosi sui tasti del piano cercando di regalare emozioni. E i fan sono come ipnotizzati, tanto che brani nuovi come Lorologio degli dei sono accolti con un entusiasmo da stadio.Giovanni Allevi, ore 21 al Blue Note, via Borsieri 37
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