Allianz,Unicredit e il terzo incomodo

da Milano

A siglare la pace è stato il direttore finanziario di Allianz Helmut Perlet. Ieri, in occasione della presentazione dei risultati trimestrali del gruppo, ha parlato della crescita di Ras e Lloyd nel ramo vita in Italia nei primi mesi del 2007 (in media 24,8%) e ha aggiunto che «la cooperazione con Unicredit, nostro partner di bancassicurazione, è molto positiva e sta facendo molto meglio del mercato». Nelle ultime settimane per ben tre volte (l’ultima in assemblea) il numero uno tedesco Michael Diekmann aveva invece parlato di insoddisfazione e rapporto deludente.
I problemi della bancassurance in realtà riguardano il mercato italiano. Dopo la corsa sfrenata tra 2001 e il 2005 (crescita media del 15%), l’anno scorso il settore ha tirato il fiato: la nuova produzione di polizze vita allo sportello è scesa del 10,6% (quella di Creditras, joint tra Ras e Unicredit dell’8,3%). Ora per Allianz e consociate, come sembrano dimostrare i dati relativi ai primi tre mesi, il problema sembra superato. Non è così per tutti visto che i dati di Intesa Vita, società comune tra Intesa e Alleanza parlano di un -35% nei primi tre mesi del 2007.

Quanto ad Allianz-Unicredit (la compagnia tedesca ha il 3% di Piazza Cordusio) il matrimonio è reso particolarmente vivace dalla presenza di un terzo incomodo: Aviva, l’altra compagnia di cui Unicredit vende le polizze. L’unica che nel 2006 ha sfidato il mercato e segnato un sorprendente +36%.
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