da Roma
Sulla crescita di Eurolandia nel 2005 la Commissione europea è stata troppo ottimista. Il Pil dei Paesi che hanno aderito alla moneta unica potrebbe essere inferiore alle aspettative, ma nella seconda parte dellanno leconomia dovrebbe riprendere fiato, anche grazie alleuro un po più debole che aiuta le esportazioni.
«Il rallentamento globale del settore manifatturiero e laumento dei prezzi del petrolio - si legge nellintroduzione della Relazione trimestrale sullarea euro scritta dal commissario agli Affari economici Joaquin Almunia - hanno inciso negativamente sulla fiducia e sullattività di imprese e consumatori». La crescita economica di Eurolandia nella prima metà dell'anno si è infatti rivelata «deludente» e per questo «la previsione di crescita complessiva dell1,6% fatta dalla Commissione Ue alla fine si rivelata un po troppo ottimistica». Anche se, assicura il commissario, «ci sono una serie di ragioni per essere fiduciosi sul fatto che vedremo una ripresa della crescita nella seconda parte dellanno». Il commercio mondiale, osserva Almunia, sta già riprendendo quota e il deprezzamento delleuro «aiuterà i nostri esportatori». Tra i Paesi di Eurolandia rimangono comunque grosse differenze nella crescita del Pil. E lunione monetaria non è estranea a questa situazione.
Almunia: «Previsioni troppo ottimistiche sulla crescita 2005»
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