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Alonso ha scoperto l'avversario: Schumacher

Il campione della Ferrari pronto a ripartire:«Sarebbe bellissimo se il mio rivale fosse Massa, ma credo che il più pericoloso sarà Schumi: non ha nulla da perdere». «Mi sento un leader, non il leader». La nuova Ferrari presentata il 28 gennaio

Fernando Alonso non è un fesso ed ha già capito l'aria che tira. Parla bene del suo compagno Felipe Massa, ma dice a tutti di stare attenti a Schumi. Va preso in parola. Undicesimo anno in Formula 1, secondo da ferrarista. «Mi sento un leader, non il leader», ha esordito il pilota spagnolo. «Sarebbe bello ripetere il 2010, cioè essere in grado di lottare fino in fondo per il mondiale. Penso che sarà possibile, lo inizieremo a capire nei testi invernali», ha detto l'asturiano.
Obbiettivi scontati per lui e per la Ferrari. «Siamo concentratissimi per prepararci nella maniera migliore per poter vincere entrambi i titoli». Ed anche l'elenco degli avversari non si discosta dalla norma. Magari con qualche trovata da spot per la formula uno. «Sarebbe bellissimo se il mio rivale fosse Felipe: vorrebbe dire che la nostra sarà la miglior macchina. Mi aspetto che ci siano almeno quattro squadre a darsi battaglia: noi, la Red Bull, la McLaren e la Mercedes».
Poi fa il conto dei campioni del mondo che si ritroveranno in pista: «Saremo in cinque, campioni del mondo in pista. L'avversario più pericoloso? Stavolta farei il nome di Schumacher: è il pilota che ha vinto di più, non ha nulla da dimostrare e possiede tutte le capacità per essere il più forte».
La monoposto che verrà presentata a Maranello il prossimo 28 gennaio sarà la seconda Ferrari che guiderà Alonso: «Quando arrivai in squadra nel 2010 la macchina era già pronta mentre quest'anno, grazie alla conoscenza reciproca fra me e i nostri tecnici, abbiamo potuto cercare di introdurre tutte quelle cose che possono essere influenzate da un pilota, come l'abitacolo, i comandi, il comportamento della vettura in base allo stile di guida, che saranno molto più adattati a me rispetto all'anno scorso».


Detto questo basta tirare le conclusioni: se tutto sarà stato fatto a sua misura, non gli resta che vincere.

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