Passano gli anni, ma per Alphabet Italia la parola dordine è sempre la stessa: crescere. Una piacevole abitudine che la società di noleggio a lungo termine del gruppo Bmw non ha perso neppure in chiusura di un 2007 particolarmente complicato per il settore, stretto tra laumento del costo del denaro e un quadro fiscale che, almeno fino allestate, ha pesantemente penalizzato le auto aziendali. «In effetti, nonostante questa doppia criticità, i nostri risultati sono stati più che soddisfacenti - conferma Maurizio Ceci, general manager di Alphabet Italia - tanto che tutti i principali indicatori hanno fatto segnare trend positivi. In particolare, le nuove immatricolazioni sono aumentate del 5%, lingresso ordini si è attestato sul più 12% e il parco circolante è cresciuto fino a toccare i 16.800 veicoli, pari a un più 9% rispetto allanno precedente». Unica nota stonata in questa sinfonia di segni «più» sono stati i margini, che la lievitazione del costo del denaro e linasprimento del contesto competitivo hanno portato a una flessione.
Ma le buone notizie arrivano anche da Oltreconfine: la crescita, infatti, riguarda tutti i Paesi in cui Alphabet è presente. «Attualmente, a livello globale possiamo contare su un portafoglio di 280mila veicoli gestiti - prosegue Ceci -: un numero che va ben oltre le attese, soprattutto alla luce delletà relativamente giovane del nostro marchio, che nel 2007 ha festeggiato i dieci anni di attività». E a ulteriore conferma di una vocazione internazionale più che mai consolidata, proprio lanno scorso la società ha proseguito la propria espansione inaugurando nuove filiali in Danimarca e Messico. Tornando allItalia, in casa Alphabet nessuno pensa di riposare sugli allori. Anzi, i target di sviluppo si fanno sempre più ambiziosi. «Nel business, proprio come nello sport, la cosa più difficile non è vincere, ma continuare a vincere - commenta Ceci - e per riuscirci abbiamo scelto di concentrarci non tanto su che cosa facciamo, ma su come lo facciamo. E abbiamo capito che per noi il successo o il fallimento dipendono soprattutto dalle persone: perché, in unazienda che eroga servizi, il gioco di squadra e la capacità di trasmettere ai clienti la passione che ci muove rappresentano fattori imprescindibili».
Massima attenzione alle persone, quindi. Ecco perché anche questanno, come già nel 2007, tutti i manager e i collaboratori di Alphabet saranno coinvolti in un programma di formazione denominato «Accelerator», organizzato insieme a Bmw Financial Services. Obiettivo: creare una squadra coesa, capace di affrontare al meglio le sfide del mercato. Tra laltro il programma, e qui sta il suo aspetto più innovativo, non tocca solo gli aspetti professionali, ma riguarda lindividuo a 360°. «Non cinteressa esclusivamente migliorare la qualità del lavoro - precisa Ceci - vogliamo invece fornire strumenti di team working che possano essere utili anche al di fuori dell'ambito aziendale».
Ma se la formazione è importante, è sul fronte dellofferta e delle politiche commerciali che il 2008 di Alphabet Italia promette i botti più fragorosi: si parte dalla creazione di nuovi strumenti on-line destinati alla clientela e alla forza vendita per proseguire con il lancio, previsto per il secondo semestre, di una serie di servizi modulari e flessibili, che permetteranno a ciascun cliente di configurare unofferta di noleggio il più possibile vicina alle proprie esigenze di mobilità.
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