L'acronimo è AlpMed. Il battesimo è avvento a Bruxelles, il 23 novembre scorso, alla presenza dei parlamentari europei. È nata ufficialmente, così, l'Euroregione Alpi-Mediterraneo. E il Piemonte è stato - capofila - tra i maggiori promotori del progetto. Un colosso economico che fattura più di molti grandi Stati nazionali, con due milioni di unità locali d'impresa - oltre 19 milioni di abitanti, su un territorio che si estende per circa 142mila chilometri quadrati - e un prodotto interno lordo che sfiora i 550 miliardi di euro, superiore a quello di Paesi quali Svezia e Svizzera. Nella graduatoria ufficiale delle nazioni - per prodotto interno lordo - stilata, infatti, dalla Banca Mondiale, l'Euroregione si collocherebbe in 18ª posizione nel mondo, subito dopo la Turchia e prima di Paesi quali Belgio, Svezia, Polonia e Svizzera. Una realtà che produce inoltre, più del doppio della ricchezza di Paesi come la Danimarca, l'Argentina, l'Irlanda, la Finlandia e circa il triplo del Portogallo. Il sistema economico dell'Euroregione si distingue, poi, per una spiccata capacità di esportare: il valore complessivo delle esportazioni, che ammonta a 106 miliardi, rappresenta più del 20% della ricchezza prodotta. Voluta nel 2011 dalle Unioni regionali delle Camere di commercio Alpi-Mediterraneo (Liguria, Piemonte, Provenza Alpi Costa Azzurra, Rodano-Alpi e Valle d'Aosta), si è così presentata nel mondo delle istituzioni europee sotto un'unica insegna, l'Euroregione, appunto, costituendo un Segretariato permanente, sotto forma di associazione senza scopo di lucro di diritto belga, denominato Asbl-AlpMed. Il Segretariato permanente, attivo dal 1° luglio 2011 e che riunisce anche Sardegna e Corsica, ha il compito di promuovere nel cuore dell'Unione Europea i territori, le imprese e tutte le realtà economiche presenti nel territorio dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo.
«Siamo orgogliosi e soddisfatti di questo importante traguardo - spiega Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte -: la prima assise delle camere di commercio, presso il Parlamento europeo, ci permetterà di presentarci al mondo e di far conoscere le potenzialità di questa area geografica ed economica così importante. L'Euroregione è un territorio transfrontaliero ricco e dalle mille potenzialità di sviluppo internazionale: è da qui che, unendo le forze nei confronti delle istituzioni europee, possiamo creare occasioni ed opportunità di crescita che servano concretamente al mondo delle imprese».
E la nuova area euroregionale nasce, effettivamente, con grandi prospettive. Le spese destinate, infatti, all'innovazione nell'AlpMed superano i 10 miliardi, pari al 4,4% della somma complessivamente stanziata per la ricerca e lo sviluppo dai 27 Paesi dell'Unione europea. A tutto questo va aggiunta, anche, l'alta vocazione turistica, con un patrimonio naturale e culturale particolarmente vario, con oltre 9mila strutture alberghiere in grado di assicurare, ogni anno, 107 milioni di pernottamenti turistici.
Capofila della nuova, capillare, organizzazione sono le sette Unioni regionali delle camere di commercio che, a loro volta, coordinano le attività di oltre 36 realtà locali, di un'area che comprende Corsica, Liguria, Piemonte, Provence Alpes Côte d'Azur, Rhône-Alpes, Sardegna e Valle d'Aosta.
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