Alpini aggrediti dagli anarchici (impuniti)

Alpini aggrediti dagli anarchici (impuniti)

(...) Una cinquantina di persone sabato pomeriggio hanno affrontato con slogan e urla minacciosi le pattuglie miste di agenti di polizia, carabinieri e Penne nere in servizio di pattugliamento nel centro della città. Solo la professionalità di forze dell’ordine e militari ha evitato il contatto fisico. Ieri una trentina di manifestanti, con il volto coperto da passamontagna e caschi, sembra di area anarchica, è tornata in strada per protestare contro la presenza dei militari a Genova. Per quasi due ore il gruppo ha sostato davanti al commissariato Centro lanciando slogan e insulti. È stato esibito anche uno striscione contro i Cie, cioè i Centri identificazione espulsione per clandestini. Sconcerto tra gli Alpini da pochi giorni di servizio a Genova, che, sabato e ieri, oltre agli insulti di pochi hanno incassato gli applausi di molti cittadini soddisfatto della loro presenza. Esponenti politici del Pdl, il senatore Giorgio Bornacin ed il consigliere regionale Gianni Plinio, in una lettera al sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano hanno segnalato le contestazioni dei centri sociali, sollevando un «caso Genova», e sollecitato l’istituzione di un Cie in Liguria giudicato indispensabile dopo l’introduzione del reato di clandestinità. «Il tentativo di aggressione nei confronti degli alpini in servizio nel centro storico da parte di ultracomunisti a volto coperto è di straordinaria gravità e non ha corrispondenze in nessuna altra grande città italiana, da Torino, a Milano a Roma - hanno affermato Bornacin e Plinio -. Non è consentibile - hanno continuato - che a Genova si continuino a tollerare sacche di impunità e violenti. Ne parleremo alla conferenza sulla sicurezza che il governo organizzerà a Genova in settembre. A stupire, del resto, è anche il complice silenzio degli amministratori regionali, provinciali e comunali, tutti di centro-sinistra». Sulla vicenda è intervenuto ieri sera anche Maurizio Gasparri, presidente del gruppo Pdl al Senato. «È intollerabile - ha detto - che il centro storico di Genova debba essere continuo teatro di prepotenze e violenze dell’estrema sinistra. Le manifestazioni contro l’impiego dei militari nel capoluogo ligure vanno stroncate. È inimmaginabile che si contesti la presenza dello Stato addirittura davanti a un commissariato. C’è da augurarsi che le autorità locali agiscano con rapidità e determinazione».

Il capitano Bruno Vio, responsabile stampa del Primo reggimento di artiglieria di montagna di Fossano, da cui arrivano gli Alpini impiegati a Genova, conferma le contestazioni violente di alcuni facinorosi. «Ma si tratta di episodi che siamo in grado di gestire da professionisti» puntualizza.

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