Un’altra fondazione nel centrodestra: i fedelissimi del Cav

RomaNessuno vuol chiamarla corrente. Si preferisce una parola più stabile, nobile. Fondazione: luogo di pensieri, di idee che rimangono, si fermano. Niente di fuggevole e imprevedibile. E dunque Liberamente sarà una fondazione, e non corrente, del Pdl, tenuta a battesimo oggi a Moniga, sul lago di Garda, da ben tre ministri del governo Berlusconi: Franco Frattini, Mariastella Gelmini e Sandro Bondi, con il responsabile dei Club della Libertà Mario Valducci. Gli scopi sono innanzitutto «culturali», chiariscono i promotori. Ma anche «organizzativi»: radicare maggiormente il partito sul territorio, aprirlo ai giovani, alla società civile, a quegli amministratori eletti con liste civiche e che però «guardano al centrodestra». Tutto attraverso i nuovi strumenti di comunicazione via internet. Una struttura inedita che parte dall’idea dei politici più vicini a Silvio Berlusconi, quelli che «politicamente sono nati con lui». Ed è quindi un segnale, forse anche una sfida, se così si vuol vedere, all’élite culturale della destra-non destra che sta scrupolosamente costruendo Gianfranco Fini con la rivista Farefuturo.
Sfida costruttiva: il ministro Frattini spiega al Giornale che Liberamente è un progetto nato «per unire e non per dividere», per «rafforzare l’unità del partito», e non certo per spaccarlo. Per tornare ai valori «fondanti» proposti da Berlusconi, al «dna che non può essere dimenticato in un momento in cui c’è un grande partito che ha anime e sensibilità diverse». Se è una corrente, per usare la metafora politica delle «infiltrazioni», è dunque interna al fiume, canale per dare la direzione a un partito che, nato cristallino nella fedeltà al leader tanto da essere definito di plastica, poi confluito in An, ora diventato Pdl, inizia a rallentare (o ad arricchirsi?) con anse, deviazioni, con flussi sotterranei di ambizioni che cercano sbocchi.
Frattini definisce questa nuova iniziativa cultural-politica «un consolidamento di valori», perché, chiarisce, «Berlusconi merita da parte di noi tutti una continua riaffermazione non della sua leadership, ma dei principi liberali che ha portato nella politica italiana». I promotori considerano la loro fondazione appunto come un patrimonio «da lasciare ai giovani», per «tenerli accanto a noi». Contrastare «l’egemonia culturale» che la sinistra «negli anni ha costruito» sarà una delle ambizioni più difficili.
Nei seminari pubblici che saranno organizzati a partire da quest’estate si parlerà di «economia sociale di mercato, della strategia dell’Italia in Europa», anticipa Frattini, di temi etici, «della centralità della persona umana, dei grandi principi liberali». Sarà affidata proprio ai giovani la gestione del sito web di Liberamente. I lavori a Moniga (con 350 giovani amministratori) saranno inaugurati dal ministro Gelmini. Ospiti anche i ministri Sacconi e Carfagna. Il gruppo, presieduto da Giampiero Cantoni, collaborerà a stretto contatto con gli altri «pensatoi» già aperti in questi anni, come Magna Charta di Quagliariello, Rel di Cicchitto e Il Predellino di Stracquadanio. Ma il dialogo è aperto anche ai finiani. È, anzi, quasi un faccia a faccia: per la prima volta sarà confronto vero sul piano delle idee, e non nei palazzi, o sui giornali.
«Saranno invitati tutti», chi «non ha la tessera del Pdl», dice Frattini, chi vuole soltanto ascoltare. Questa è la missione più divulgativa, popolare.

Il messaggio politico è invece chiarissimo: «Dobbiamo parlare riflettere e combattere uniti, contro un avversario politico che è la sinistra, non Fini e i finiani». Adesso si gioca a carte scoperte: «liberamente» uniti, o liberamente divisi.

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