Francesco Bisozzi
I tassisti ieri hanno allentato la morsa regalando alla città un momento di respiro. A piazza Venezia le auto bianche erano parcheggiate in modo da non intralciare il traffico mentre, davanti ai giardinetti, consumavano lattesa gli scioperanti. «Oggi però siamo pochi - ha puntualizzato uno di loro - perché cè il mezzo turno». La determinazione tuttavia sembrava la stessa dei giorni scorsi. «Questa situazione - ha ribadito Carlo Bologna, presidente dellAssociazione italiana tassisti - andrà avanti fino a domani, quando arriveranno le sigle sindacali da tutta Italia. Per ora ognuno è libero di decidere se e quanto lavorare. Il servizio è garantito solo ai disabili». Lastensione dal lavoro, definita una forma di «assemblea permanente», è stata dunque parziale. Per non perdere lintera giornata di lavoro molti hanno scelto di spegnere la radio (tagliando i contatti con le centrali operative di radiotaxi) continuando però a effettuare il servizio su strada. A confermare il trend, gli stessi operatori di Radiotaxi: «Praticamente nessuno ha risposto alle nostre chiamate così siamo stati costretti a dire ai clienti che non cerano taxi disponibili». Secondo il sindacato della Cna Trasporti «è stato un modo spontaneo di manifestare il loro dissenso che però ha creato gravi problemi a chi, ad esempio, doveva recarsi in ospedale per unemergenza».
Gli occhi erano tutti rivolti allincontro di oggi tra il governo e i rappresentanti della categoria. Secondo Loreno Bittarelli, presidente dellUri, si tratta di un round decisivo: «Se le cose non dovessero andare per il verso giusto, decideremo insieme alle altre delegazioni come mobilitarci. Il termometro è alto, fra i tassisti serpeggia la rabbia. In questo momento lunico in grado di calmare la categoria è il governo, garantendo condizioni di lavoro eque per il futuro». LUri venerdì ha proposto un articolato progetto di legge che al posto del cumulo delle licenze prevede la possibilità delle doppie targhe. A patto però che siano gestite dai consorzi e dalle cooperative di categoria e che non superino il 2 per cento del parco auto di ogni sigla. «Siamo invece assolutamente contrari allassegnazione delle nuove licenze con aste pubbliche - ha aggiunto Bittarelli -. Mettere allasta un posto di lavoro è, a nostro avviso, un atto incostituzionale». Domani i tassisti di tutta Italia si raduneranno al Circo Massimo per assistere insieme alle trattative. «Subito dopo - ha annunciato il presidente dellUri - andremo tutti quanti a piedi a piazza Santi Apostoli, dove per loccasione sarà allestito un palco. E, una volta lì, aspetteremo lesito del tavolo tecnico».
Lagitazione delle auto bianche ha creato disagi soprattutto ai turisti. A Termini i taxi erano un miraggio e diversi abusivi hanno cercato di approfittare della situazione. Allaeroporto di Fiumicino invece il servizio è andato avanti a singhiozzo, costringendo centinaia di passeggeri a ripiegare su mezzi alternativi come ad esempio le auto a noleggio o il treno Leonardo Express. In una nota affissa allesterno dello scalo i tassisti, oltre a scusarsi con lutenza, illustravano i motivi che li hanno spinti a promuovere forme di protesta spontanee contro il decreto legge del ministro Bersani.
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