da Nairobi
Le discusse elezioni presidenziali dello scorso 27 dicembre continuano a causare sanguinosi scontri di piazza in numerose città del Kenya: ieri i morti, uccisi dalla polizia, sono almeno dieci, secondo lopposizione; cinque, stando alla polizia. Divergenti anche i dati aggiornati di coloro che hanno perso la vita negli incidenti delle ultime settimane: mille, dicono gli avversari del governo; settecento, affermano le autorità. A innescare la protesta popolare è stata la vittoria del presidente uscente Mwai Kibaki sullo sfidante, il milionario di sinistra Raila Odinga.
Una bocciatura del voto è arrivata ieri dal Commonwealth, i cui osservatori hanno rilevato procedure irregolari. Anche lEuroparlamento ha annunciato di ritenere irregolari le elezioni del 27 dicembre e ha proposto la sospensione dellinvio di ulteriori fondi Ue al governo del Kenya «fino a quando non si sarà trovata una soluzione politica dellattuale crisi». LOnu ha dal canto suo lanciato un appello per raccogliere 41,8 milioni di dollari di fondi da destinare ad aiuti umanitari. Si calcola che siano circa mezzo milione i keniani «toccati» dalla crisi.
Per cercare una via di uscita sono arrivati ieri a Nairobi lex presidente tanzaniano Benjamin Mkapa e la moglie dellex presidente sudafricano Nelson Mandela, Graca Machel, che, insieme allex segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, bloccato a Ginevra dallinfluenza, dovrebbero avviare una mediazione tra Kibaki e Odinga. Ai due è giunto ieri un monito degli Usa, che li giudica «entrambi responsabili» dellattuale crisi.
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