Altre due vittime I contagiati sono 200mila

Salgono a dodici le vittime italiane del virus della nuova influenza. Per una grave insufficienza respiratoria è deceduta all’ospedale di Rimini una paziente di 43 anni affetta dal virus AH1N1. La paziente, che presentava fattori di rischio preesistenti era ricoverata da alcuni giorni nel reparto di rianimazione, monitorata costantemente dai medici e sottoposta a respirazione artificiale e alle terapie del caso. Quattro persone sono morte a Napoli, tutte ricoverate all'ospedale Cotugno: a distanza di due giorni dal medico Claudio Petrè, sono morti Francesco Esposito, 64 anni, il cinquantenne Marcello Calì e un secondo medico, Eugenio Campanile di 73 anni. A Roma è deceduta una donna di 74 anni, a Ferrara un nigeriano di 26. Ma i medici insistono: il virus è solo una concausa perché tutti i deceduti avevano un quadro clinico già compromesso.
Sono comunque circa 200.000 i casi di influenza AH1N1 segnalati la scorsa settimana dalla rete dei medici sentinella attiva nelle varie Regioni in Italia da dieci anni, coordinata dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e Centro interuniversitario Ciri. Tutte le fasce di età risultano colpite, ma «sono in aumento soprattutto i casi nella fascia 5-14 anni - spiega Stefania Salmaso, responsabile del Centro nazionale di epidemiologia dell’Iss - un dato, però, prevedibile, considerando il periodo di apertura delle scuole». Per quanto riguarda il picco di diffusione, invece, «difficile fare stime - ha avvertito Salmaso - anche se possiamo aspettarci che il picco venga raggiunto tra fine novembre e dicembre.

Nei mesi passati in altri Paesi c’è stata una circolazione maggiore del virus, mentre l’Italia è riuscita a contenerla. In Inghilterra, per esempio, c’è già stata una prima ondata nel periodo estivo forse legata alla chiusura più ritardata delle scuole. Per questo ora, apparentemente, il nostro Paese sembra essere più colpito».

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