Altre pellicole Noé scandalizza? No, annoia E Gilliam delude

Cannes Tsai Ming-Liang, malese d’origine cinese, gira film in Francia e li presenta in concorso a Cannes, come nel caso del «Volto», con Jean-Pierre Léaud e Fanny Ardant... Tsai Ming-Liang è solo un buon fotografo che scambia le sue belle immagini per un film. In «Volto», racconta di un regista di Taiwan (Kang-Sheng Lee) gira al Louvre un film su Salomé, interpretata da una modella (Laetitia Casta). La madre del regista muore a Taipeh, lui entra in crisi e la produttrice (Fanny Ardant) anche... La Ardant (di cui pubblichiamo un’intervista in questa pagina) è al Festival anche come regista - esordiente - di «Cendres et sang» (Ceneri e sangue) fuori concorso, storia di esilio, ritorno e vendetta interpretata dall’israeliana Ronit Elkabetz.
In concorso anche «Enter the void» (Di colpo il vuoto) di Gaspar Noé, autore di «Irreversible», film-scandalo al Festival del 2002. E la voglia di scandalo traspare anche da «Enter the Void», storia di fratello (Nathaniel Browne) e sorella (Paz de la Huerta) a Tokio, dove lui spaccia e lei si vende. Finché un giorno lui agonizza in una latrina. E nei suoi ricordi d’agonizzante che vediamo la sua vicenda, fra incidenti stradali, membri più o meno eretti, quasi incesti, arredi rossi e musiche ossessive. Il tutto dà solo noia profonda.
Profondissima è quella offerta dall’«Imaginarium of Doctor Parnassus» di Terry Gilliam, film rimasto incompiuto per Heath Ledger, la cui parte è stata ultimata da Colin Farrell, Jude Law e Johnny Depp. Ma non badate ai nomi.

In questo polpettone, che mescola il mito di Faust al genere fantastico, non si salva niente e nessuno. Perfino Christopher Plummer viene travolto dall’inutilità del progetto. Giustamente nessuno vuole distribuire «Imaginarium» ngli Stati Uniti.

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