Ancora uno e poi basta. La famiglia Di Pietro sfodera un altro prezioso acquisto nel feudo molisano di Montenero di Bisaccia. Un pezzo di terra, anzi due, sfuggiti alla rendicontazione «immobiliare» dellex pm sulle colonne di Libero a cui Di Pietro senior si rivolse per rispondere alle domande del Giornale su case e finanziamenti pubblici: si tratta di due lotti di terreno edificabili, già provvisti dei servizi necessari, portati a casa per la modifica cifra di 150mila euro presumibilmente versati dal rampollo indagato di casa Di Pietro, Cristiano, al costruttore Idelmo Lallopizzi. Ogni lotto in contrada Giancola Lemme ha unestensione di 700 metri quadrati, con conseguente possibilità di edificazione di una villa su più livelli, da 1.400 metri cubi (ovvero 466 metri in due piani) essendo lindice di cubatura previsto per larea 1/1.
Nel libro Il Tribuno di Alberico Giostra ci si chiede se a saldare il dovuto abbia in realtà provveduto lex pm di Mani pulite che così, nel solo 2007, si sarebbe reso protagonista di esborsi pari a 600mila euro, tra acquisti e ristrutturazioni. Di Pietro però ha smentito questa ipotesi appena lindiscrezione uscì, il mese scorso, sulla Voce della Campania. Il legale di Tonino, Sergio Scicchitano, ha inviato una lettera al periodico smentendo che lacquisto sia stato fatto da Di Pietro senior, senza tuttavia rettificare nulla sul fatto che il figlio di Tonino abbia acquistato quei due lotti (e nemmeno sulle cifre). Anche il costruttore Idelmo Lallopizzi (imparentato con i gestori di una grossa società edile della zona, la Lallopizzi Costruzioni srl) contattato dal Giornale non smentisce la vendita.
Stando a quanto riportato dalla Voce il buon Cristiano (consigliere provinciale a Campobasso e consigliere comunale a Montenero di Bisaccia) avrebbe affidato il progetto «a un ingegnere che risulta essere il marito di Simona Contucci, militante dellItalia dei valori e figlia di Anita Zinni, la numero uno del partito a Sulmona e soprattutto una sorta di seconda mamma di Cristiano, è linsegnante che aiutò il futuro poliziotto a preparare nel 1996 lesame di maturità» allorché in un istituto di Pratola Peligna gli fu addirittura consentito di sostenere la prova orale a porte chiuse.
Lultimo affare di famiglia in quel di Montenero segue lacquisto di unaltra masseria avvenuto il 6 aprile del 2007, acquisto curato da un consigliere provinciale Idv a Campobasso davanti al notaio Vincenzo Greco, sindaco di Termoli in quota Idv. Si tratta di due ettari di terreno con altrettanti caseggiati che il buon Tonino ha da poco ristrutturato, unito, ampliato. La spesa complessiva ammonterebbe a 120mila euro per la ristrutturazione a fronte dei 70mila euro tirati fuori per aggiudicarsi gli ettari. Duecentomila euro per sistemarsi dirimpetto alla sorella Concettina e conquistare nuovi pezzi per il Risiko di Montenero. La vera dynasty di Montenero infatti sono loro, i Di Pietro, proprietari di molti ettari di terreno nel comune molisano.
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