Altri provinciali

Giorgio Bocca, a pagina 134 del suo libro «Il Provinciale», scrive così: «La sera del 28 aprile 1945 inseguivamo le retroguardie della Divisione SS Hermann Goering, in Piemonte». Ma il partigiano Lino Toselli, le cui memorie verranno pubblicate dal Giornale del Piemonte, l’ha messa in altro modo. In Piemonte, a Genola, Bocca aveva attaccato la divisione sbagliata: aveva sparato ­ scrive Toselli - sulla avanguardia e non sulla retroguardia della 34ª divisione di fanteria. Bocca, contravvenendo a precisi ordini superiori la cui direttiva Toselli riporta, diede ordine di sparare sui primi trasporti ippotrainati dopodiché lui e gli altri partigiani scapparono: e si disinteressarono delle conseguenze. Bocca ­ annota Toselli - nei suoi libri non ne parla: «Nel primo pomeriggio del 29 aprile, Bocca entrava vittorioso in Savigliano (poco oltre Genola) ma intanto i tedeschi, alle prime luci di quel giorno stesso, avevano dato fuoco alla casa di Via Roma 72, dove erano tenuti prigionieri gli ostaggi». Una rappresaglia terribile: 15 morti, tutti civili.

Martino Barbero, Stefano Belmonte, Giuseppe e Lorenzo Boglio, Pietro e Sebastiano Borra, Defendente Capello, Biagio Chiappero, Giovanni Gassi, Sebastiano Mana, Francesco Marengo, Giacomo Mondino, Giovanni Olivero, Marco Picco, Giovanni Prato.

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