Tamberi eliminato ai Mondiali: “Ho lasciato mia figlia di 20 giorni per questo risultato pietoso”

Il campione olimpico esce subito nel salto in alto a Tokyo. Autocritica durissima, ma resta la voglia di riscatto: “È la prima volta che dopo una gara non vedo l’ora di tornare ad allenarmi”

Tamberi eliminato ai Mondiali: “Ho lasciato mia figlia di 20 giorni per questo risultato pietoso”
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Gianmarco Tamberi torna da Tokyo con un sapore amaro in bocca. Il campione olimpico del salto in alto, che proprio in Giappone nel 2021 aveva toccato il vertice della sua carriera vincendo l’oro olimpico, è stato eliminato al primo turno ai Mondiali di atletica 2025. Nessuna finale per lui, nessuna medaglia. Solo tanta delusione e una feroce autocritica: “Mi sento uno schifo. Il mio risultato è pietoso”, ha dichiarato a caldo.

Una gara da dimenticare

Tamberi è sceso in pedana con tutte le incognite del caso. Nei mesi precedenti aveva più volte manifestato dubbi sulla sua partecipazione ai Mondiali, salvo poi decidere di esserci. Ma la forma non era quella dei giorni migliori. Lontano dai suoi standard, non è riuscito a superare i 2.21 metri, misura che solitamente rappresenta per lui un’altezza di riscaldamento.

Tre errori consecutivi e gara finita. Insieme a lui, eliminati anche Manuel Lando e Stefano Sottile, mentre l’unico azzurro a conquistare la finale è stato Matteo Sioli.

“Ho lasciato mia figlia di 20 giorni per questo...”

Visibilmente scosso, Tamberi ha parlato ai microfoni della Rai con la sua solita sincerità, ma questa volta con un carico emotivo ancora più profondo: “Mi sono presentato qui in condizioni non buone, ma sapevo di valere almeno 2.30, altrimenti non sarei venuto in Giappone restando tre settimane lontano da mia figlia, che ha 20 giorni. Mi dispiace tantissimo. Ora ho solo voglia di tornare a casa dalle mie donne”.

Il salto in alto è sempre stato per Gimbo una miscela esplosiva di tecnica e cuore. E anche stavolta, nonostante il risultato deludente, non manca la passione per il suo sport: “Bisogna saper accettare le sconfitte. Ma questa è la prima volta che, dopo una gara, ho una gran voglia di tornare ad allenarmi. Ho tanta voglia di riscattarmi”.

Obiettivo Los Angeles 2028

Tamberi non lascia, anzi raddoppia. A 33 anni compiuti da poco e con una figlia appena nata, Gimbo guarda già avanti, consapevole che ci saranno altre sfide, altri salti, altri podi da conquistare.

Nel mirino c’è già Los Angeles 2028, per

chiudere il cerchio olimpico e, magari, salutare l’atletica con un altro trionfo. La delusione di Tokyo 2025 brucia, ma se c’è una cosa che Tamberi ha sempre dimostrato, è la capacità di rialzarsi più forte dopo ogni caduta.

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