Carlo Chiodi
da Firenze
È un vero e proprio giallo lomicidio di Raffaella Becagli, limprenditrice fiorentina uccisa due settimane fa a Bali. Ne sono convinti gli investigatori della squadra mobile di Firenze. Anche Paolo Nessi, il marito separato, indicato da alcuni quotidiani come luomo-chiave dellomicidio, non riesce a darsi una spiegazione plausibile e cade dalle nuvole. Limprenditore immobiliare, secondo qualcuno «irreperibile», spiega invece di non essere ricercato e di vivere «a Milano da almeno due mesi». «Quando ho saputo dai giornali che ero un ricercato, ho chiamato la polizia a Firenze. Ho parlato con il capo della mobile, Filippo Ferri, che mi ha detto: «Noi, non la stiamo cercando». Una ricerca che neppure lInterpol o la polizia balinese sta facendo sul suo conto. «Vivo a Milano. Il mio legale abita a Prato, è lavvocato Giannetto Guarducci, che è anche ex avvocato del padre di Raffaella. Tutti sanno dove sono. Non mi muovo da Milano, anche se sono venuto a Firenze per tre giorni la settimana scorsa. Non non ho niente da nascondere e vado in giro a testa alta».
Limprenditore, che va in vacanza a Bali da ventanni, spiega anche che il delitto di Raffaella Becagli «è sicuramente su commissione, non è una rapina o roba del genere. A Bali non ti bastonano, se ti vogliono portare via qualcosa ti danno due sberle, ma se ti bastonano vuol dire che ti vogliono uccidere». Forse limprenditrice si era fatta dei nemici. «So che stava trattando un terreno, ma nientaltro - dice Nessi -. Lultima volta che sono stato in Indonesia è stato lo scorso agosto. Tra laltro anche Raffaella era a Bali in quel periodo, ma non ci siamo mai visti». Limprenditore spiega di aver saputo dellomicidio da unamica che lo ha chiamato al telefono. «Mi ha detto: Paolo, ma hai saputo? Hanno ucciso Raffaella. Mi è venuta una crisi di nervi perché a una ragazza così brava, buona come il pane non può succedere quello che le è successo».
Intanto si sta indagando anche su unaltra misteriosa aggressione avvenuta a Bali, quella di cui è stato vittima un imprenditore milanese, Gabriele Paroli. Luomo di 43 anni, brutalmente picchiato nella notte tra domenica e lunedì, a pochi chilometri dalla zona in cui limprenditrice fiorentina è stata uccisa, è in gravi condizioni. Lo confermano i funzionari dellambasciata italiana a Giakarta che smentiscono le notizie della morte trapelate ieri. «Luomo - hanno spiegato dallambasciata - versa in gravi condizioni, ed è ricoverato in terapia intensiva. I medici ne stanno seguendo il quadro clinico, ma ha già ricevuto una visita del console italiano». Due giorni fa, ledizione on-line del The Jakarta Post riportava che «un uomo italiano, vittima di un crimine violento, è stato trovato in stato di semi-incoscienza in un campo di riso isolato vicino alla spiaggia di Tibubeneng, circa 10 chilometri a nord dellarea di turista balinese di Kuta. Luomo è stato identificato come Gabriele Paroli, 43 anni, che da venerdì era ospite al «Tanah Puri Hotel» di Legian. È stato trovato intorno alle 6,30 del mattino da una donna locale, Ni Nyoman Sember, 40 anni, che stava andando a dar da mangiare alle sue vacche. Le gambe dellitaliano sono state viste dalla donna sporgere fuori da uno stretto fossato». E il giallo si infittisce. Si cercano possibili collegamenti fra la morte di Raffaella e questa seconda aggressione. Gli inquirenti balinesi hanno trattenuto i vestiti della ragazza fiorentina per completare lesame del Dna sulle macchie di sangue trovate sopra i tessuti. Ma anche gli investigatori fiorentini vogliono confrontare il Dna della Becagli con tracce di materiale biologico emerse su eventuali altri reperti.
Il magistrato fiorentino lunedì è stato impegnato in un summit insieme con il pm Luigi Bocciolini, che partecipa allinchiesta sullomicidio. Alla lunga riunione hanno partecipato due dei fratelli della vittima, Massimo e Niccolò Becagli che non avevano ancora parlato con gli inquirenti e che, forse, hanno fornito nuovi elementi utili allinchiesta.