Cronache

Amanda Knox posa con gli abiti usati in carcere, è polemica

Uno scatto che ha destato rabbia e indignazione quello postato da Amanda Knox, che indossa gli stessi abiti utilizzati in carcere a Perugia: pare sia parte di una to do list da completare prima del matrimonio

Amanda Knox posa con gli abiti usati in carcere, è polemica

Amanda Knox è tornata a far parlare di sé con uno scatto su Instagram. In apparenza una foto come un altra, se non fosse che la tuta indossata è quella che la ragazza utilizzava nel carcere di Perugia.

L'immagine ha indignato molti ma Amanda Knox ha voluto dare una spiegazione di questo suo gesto così particolare e incomprensibile per chi osserva. Tra poco più di un mese Amanda Knox convolerà a nozze e pare che abbia fatto una "to do list" da completare prima di sposarsi. Nella lista delle cose da fare prima del matrimonio, quindi, pare ci fosse anche questa fotografia. "Mi sono chiusa nella sala hobby e ho indossato la vecchia divisa che avevo in prigione", si legge nella didascalia del suo post, quasi come se avesse voluto giustificarsi per quella fotografia. AmandaKnox, nella frase successiva, ribadisce il suo gesto: "Esattamente la stessa felpa e gli stessi pantaloni della tuta con cui vivevo nella Casa Circondariale di Perugia ‘Capanne'." Se non lo avesse detto, probabilmente nessuno o forse pochissime persone avrebbero riconosciuto in quell'abbigliamento quello utilizzato durante la detenzione di Perugia.

Provocazione? Esorcizzazione? Possono essere tanti i motivi che hanno spinto Amanda Knox a posare con questi capi, così apparentemente normali. Nello scatto, infatti, la ragazza indossa un semplice maglione chiaro oversize girocollo con paio di pantaloni neri. Il braccio è piegato nel gesto che simboleggia la forza e in testa la ragazza indossa un semplice cappello nero. "Mancano 40 giorni al matrimonio e 267 attività da spuntare nella mia To Do List", ha aggiunto Amanda Knox, lasciando intendere di avere ancora una lunga lista di cose da fare prima di pronunciare il fatidico sì. Probabilmente la ragazza ha deciso di inserire anche questo gesto, simbolicamente forte e da un certo punto di vista di rottura, per dare un taglio al suo passato e iniziare una nuova vita completamente diversa rispetto a quella condotta finora, cercando di dimenticare gli anni bui della galera e le accuse che le sono state mosse per la morte di Meredith Kercher.

Era il 2007 quando la studentessa inglese venne barbaramente uccisa nell'appartamento che occupava a Perugia, insieme ad altri studenti. L'ex studentessa di Seattle è stata definitivamente assolta dall'accusa nel 2015, così come Marco Sollecito. I due hanno scontato 4 anni di carcere preventivo prima di essere sollevati da qualunque accusa sul caso.

L'unico condannato per la morte di Meredith Kercher è stato Rudy Guede.

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