«Ambiente e risparmio Così è cambiato il modo di progettare»

RomaNorbert Lantschner, direttore dell’agenzia CasaClima, in Alto Adige già si concede cubatura a chi costruisce o ricostruisce case che fanno sprecare meno energia?
«Certo».
E funziona?
«Ha modificato il modo di progettare le abitazioni. Lo standard minimo obbligatorio per le costruzioni è la “classe C” di CasaClima, che però non dà diritto a nessun incentivo. Quindi tutti ormai costruiscono case che risparmiano ancora di più, di “classe B” o spesso “A” e così ottengono il bonus che consiste in cubatura aggiuntiva del 5 o del 10 per cento».
Qual è il beneficio?
«Abbiamo calcolato che il costo aggiuntivo per i materiali e l’installazione delle nuove tecnologie si aggira intorno al 3-5 per cento del totale. Il bonus in cubatura permette ai cittadini di recuperare ampiamente questa spesa».
E agli altri cosa ne viene?
«Intanto non si spende un soldo pubblico. La Provincia non stanzia niente, visto che l’incentivo consiste nella possibilità di costruire di più. Poi c’è un risparmio per la collettività, visto che si sprecano meno quei combustibili che l’Italia non può che importare totalmente dall’estero».
L’obiezione che è stata fatta al piano del governo è che il «premio» rischia di incentivare la cementificazione. Da voi è successo questo?
«Se un edificio è di otto piani e si costruisce il nono, il territorio non viene scombussolato. Ma c’è un ma. Ci deve essere la sicurezza che quel premio in cubatura sia meritato. Serve un controllo sui lavori e anche sul risultato finale».
Nella Provincia autonoma chi vigila?
«La nostra agenzia».
Non c’è il rischio di creare altra burocrazia?
«Tutto deve seguire il principio di riqualificazione. Si deve puntare sull’efficienza energetica e dobbiamo pensare solo a questo se non vogliamo affogare in questa marea di norme che oggi soffoca l’innovazione e la crescita con dettagli insignificanti, come la classificazione delle grondaie.

Tutti lussi che potevamo permetterci fino a pochi anni fa».
Il settore dell’edilizia è in crisi anche in Alto Adige?
«Come ovunque. Ma questo porta acqua al mulino di CasaClima perché bisogna costruire di meno, ma meglio, puntando sul risparmio».

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